Proseguono le iniziative dell’Amministrazione per risolvere il problema viabilità al Borgo. Dopo l’esperimento della zona a traffico limitato in tutto il quartiere sorgente ai piedi della cittadella fortificata, varato la scorsa settimana e ritenuto positivo dopo qualche disagio iniziale grazie anche all’ottimo lavoro dei vigili urbani, in questo fine settimana si è deciso di varare il senso unico per coloro, che da piazza Roma dovranno raggiungere Capo Milazzo passando quindi anche per il Borgo. A partire dalla mezzanotte e sino alle 3, dunque sarà possibile transitare da via Impallomeni e quindi raggiungere le stradine del quartiere utilizzando gli stalli autorizzati per la sosta. Prevista anche in prossimità della chiesa del SS. Salvatore, uno slargo per la sosta di moto e ciclomotori. I veicoli provenienti da Capo Milazzo, che dovranno raggiungere il centro cittadino, percorreranno invece il consueto percorso per raggiungere il centro cittadino attraverso la via Cappuccini e il lungomare di Vaccarella. “Così come abbiamo fatto per la Ztl, che ha funzionato, – ha affermato il Sindaco Formica – in queste sere opereremo le valutazioni per il senso unico, che attraversa il Borgo. Solo le verifiche direttamente sul campo (in strada) ci consentono di poter pianificare tutti quegli interventi indispensabili per tutelare le esigenze di tutti i cittadini. I piani viari non possono essere fatti solo su carta”. Convocato intanto dal presidente Gianfranco Nastasi, si è svolto venerdì sera un Consiglio Comunale straordinario ed in adunanza aperta al quale hanno partecipato anche i deputati Filippo Panarello e Giuseppe Laccoto, sul futuro dell’ospedale di Milazzo nell’ambito del nuovo piano di riqualificazione della rete ospedaliera territoriale della Regione Sicilia. Le certezze – ha detto in apertura l’on. Laccoto – potranno arrivare a settembre, quando saranno approvate le linee guida, senza le quali nessun spostamento sarà possibile. A quel punto sarà definita anche la pianta organica ed entro novembre saranno banditi i concorsi per i posti vacanti. “Ritengo comunque – ha detto il parlamentare del Pd – che la situazione del “Fogliani” sarà migliorativa rispetto ad oggi”. Considerazioni condivise dal collega deputato, Filippo Panarello: “L’ospedale di Milazzo ha un rilievo particolare per storia e tradizione ed è stato adeguatamente considerato nella determinazione della rete ospedaliera. Bisogna però pensare alla medicina territoriale guardando al complesso della domanda e della risposta che si dà non solo in termini di quantità, ma di qualità, perché soltanto così si può abbattere la vistosa migrazione sanitaria”. Indi è stato il presidente Nastasi a soffermarsi sul ruolo del presidio mamertino in un territorio a valenza industriale, che impone il rispetto di determinati reparti, come ad esempio pneumologia, il cui trasferimento non è neppure da immaginare lontanamente. Sulla questione anche il consigliere Simone Magistri si è soffermato a lungo ribadendo che trasferire a Barcellona pneumologia e medicina sarebbe una decisione illogica. Magistri ha anche fatto riferimento alle rassicurazioni date dall’on. Currò sul mantenimento dei reparti a Milazzo. Il Sindaco Giovanni Formica nel suo intervento ha parlato di “polemiche inutili” sorte dopo un incontro col direttore dell’Asp, legate solo al progetto ospedali riuniti. Null’altro, anche perché ogni decisione deve passare dal Consiglio Comunale. Va anche detto però – ha concluso il primo cittadino – che bisogna uscire dalla logica campanilistica, che alla fine potrebbe danneggiare entrambi i presidi”. A seguire gli altri interventi con il consigliere Antonio Foti, che ha ribadito la necessità di rilanciare sinergicamente i due ospedali e fare in modo che non si abbiano doppioni, ma reparti qualificati, mentre Nino Italiano ha detto che guardando alla realtà territoriale, nell’ottica del potenziamento dell’ospedale mamertino deve trovare posto anche l’oncologia. In chiusura Giuseppe Midili ha rinnovato la richiesta all’Amministrazione di farsi parte attiva per chiedere alle autorità competenti l’istituzione del registro dei tumori, tenuto conto delle numerose patologie di natura neoplastica.
Foti Rodrigo