Una perfetta armonia di sonorità, tecnica teatrale e balli, originata dalla mente esperta di Salvatore De Mariano, titolare dell’associazione sportiva e culturale “Dancing Art”, che nella sua veste di direttore artistico nonché di regista, coadiuvato da Giusy Mondello, Roberta Macrì e Federica Giorgianni, ha ottenuto un successo di pubblico e di critica per la messa in scena al teatro “Trifiletti” del musical “Ariel – La Sirenetta”, rivisitazione tratta dall’omonimo film d’animazione della “Walt Disney Picture”.
Preceduto dalla presentazione del celebre artista Luciano Fraita, la commedia musicale in due atti si è distinta dalle precedenti opere del regista per un’equilibrata ripartizione di monologhi, dialoghi, canzoni e danze ai ritmi spazianti dal classico al moderno, passando per i balli orientali, l’hip hop e la techno music, rendendosi fluida, dinamica e molto apprezzata grazie ad un cast molto preparato e professionale, che ha rappresentato al meglio l’allegoria e l’antitesi fra il mondo sommerso e quello terrestre.
Fervente entusiasmo e viva partecipazione sono state le chiavi di un trascinante successo. La soddisfazione alla fine ha imperversato fra i protagonisti. “Si riprende a recitare come se ogni volta fosse la prima volta, perché dopo anni di pandemia ricalcare il palco è sempre una novità, per la quale si vive una grande emozione”: è stato il commento di Roberta Macrì. Col piglio di un’attrice navigata Giada La Rosa (Ariel) ha espresso tutta la sua felicità: “Recito a teatro da dieci anni e la collaborazione con Salvatore De Mariano rappresenta un’importante esperienza professionale, che mi rende felice di averne preso parte. Per me la recitazione è fondamentale ed averle abbinato il canto mi ha permesso una performance a trecentosessanta gradi.
Il musical è stata una passione spontanea, che mi sprona a fare sempre di meglio”. Nicla Sfameni, anch’ella alla prima collaborazione con De Mariano, ha ostentato contentezza: “Si tratta della prima volta all’approccio in un musical; ma, provando e riprovando, mi sono appassionata, nonostante la mia preferenza verso la declamazione nella tragedia”. Inorgoglito per il debutto Antonio Puliafito (Eric): “Spero non sia l’ultima volta, perché è stato emozionante. – ha chiosato – Il mio obiettivo è stato trasmettere i sentimenti di un principe sognatore con la speranza che il pubblico l’abbia recepito”. Gioia palese è stata sfoggiata anche da Carmelo Cambria (Grim), anch’egli debuttante in un musical: “È stata un’incontenibile commozione salire sul palco e vedere il teatro pieno mi ha caricato psicologicamente”.
Un attore professionista e consapevole delle proprie qualità è Rosario Popolo (Re Tritone): “Il mio è un ruolo da personaggio duro, ma nel contempo amorevole e saggio a salvaguardia dell’amore verso la propria figlia, il mare ed il suo habitat”. Nino Catanzaro (Sebastian) ha inteso celebrare il mare: “Il mio è un personaggio allegro, che vuole dare serenità alla gente con una recitazione dal valore visivo dedicata al mare, il quale rappresenta la mia vita professionale, poiché mi alzo tutti i giorni dalle prime ore dell’alba per lavorare”. Ginevra Lazzaro (Flotsam) è una delle ballerine: “Danzo con Salvatore da dieci anni sprigionando tutte le mie emozioni e conseguendo la soddisfazione di salire sul palco esaltandomi specialmente nella danza moderna”.
I balli orientali hanno trovato la massima espressione con Nilgun Onart: “Mi sono esibita nei movimenti sinuosi delle Sirene dimostrando che il mare, proprio perché bagna tutti i continenti, è un elemento unificatore”. Federica Grillo (Jetsam) è una ballerina veterana: “Ballo da quindici anni con Salvatore De Mariano, il quale mi ha fatto debuttare in questo musical nel classico, cui do una maggiore preferenza, e nel moderno con l’aspettativa di diventare una professionista”. Vita Vitale (Betsam), ballerina dall’esperienza decennale, è anch’ella all’esordio: “Dopo un’ansia iniziale, mi sono lasciata andare alla belle sensazioni delle movenze del ballo”. Prima volta anche per Asya Kiliçaslan: “Sono stata spinta da mia mamma e mi sono buttata in questa nuova esperienza auspicando di fare altri spettacoli con Salvatore De Mariano e continuare l’attività recitativa iscrivendomi ad un’accademia”.
Testa e cuore della rappresentazione può essere definita Giusy Mondello, aiuto regista, che ha supervisionato il contesto affinché il tutto si sia svolto egregiamente: “Risulta faticosissimo realizzare un musical, dato l’elevato numero dei partecipanti, ognuno dei quali aveva il suo ruolo; ma sono riuscita a compenetrare fra loro tutte le parti decidendo di basarmi sulla reciproca fiducia, unica e sicura chiave del successo, e mi ritengo soddisfatta allorquando ricevo i complimenti per l’ottima riuscita”. L’ultima parola non può che spettare al regista dell’opera, Salvatore De Mariano: “Abbiamo deciso di rendere omaggio ai trent’anni del cartoon della Disney rimanendo comunque al passo coi tempi mediante la rivisitazione della trama con canzoni inedite e giocato molto sull’ironia e sulla recita. Gli scenari erano due: l’ambiente marino e successivamente quello terrestre, diversificati con musiche ovviamente più tranquille per il regno degli abissi col messaggio che non bisogna esagerare con le azioni per evitare gesti estremi”.
La decennale esperienza nel settore del musical ed il recente successo hanno consacrato Giusy Mondello e Salvatore De Mariano quali punti di riferimento per un settore artistico del tutto inedito concorrendo al progresso culturale, civile e sociale nel comprensorio milazzese e nella provincia peloritana.
Foti Rodrigo