Non finisce mai di stupire l’intraprendenza dello showman Nuccio Scibilia, che di concerto con Nancy La Greca, direttrice della “O.S.A. Production”, per la celebrazione del ventesimo anno d’attività ha voluto fare le cose in grande in occasione del National Festival Canoro O.S.A. Production, giunto alla sua diciannovesima edizione: infatti, al ritrovo “Green Park”, sito nella frazione Fiumarella di Milazzo, cantanti provenienti da ogni parte d’Italia si sono esibiti con l’accompagnamento di un’orchestra dal vivo composta da valenti maestri, come Stefano Sgrò alla batteria, Salvatore Mancuso e Salvatore Siracusa alla chitarra elettrica, Santi Cusumano alle percussioni, Nello Currò alle tastiere. Lo spettacolo ha avuto inizio con lo stesso Nuccio Scibilia, che col suo basso elettrico ha eseguito la cover dei Pink Floyd dal titolo “Another brick in the wall” e di seguito “Europa” di Carlos Santana.
Venti i partecipanti all’agone musicale valutati dalle tre giurie rispettivamente tecnica, giornalistica e popolare. Fra un gruppo e l’altro hanno eseguito le loro performance gli allievi dell’Accademia d’Arte “Sicilia Danza” diretta da Edvige e Gianni Martino nonché da Nicla Branciforte nell’offrire al numeroso pubblico coreografie di genere hip hop, salsa e funky.
Fra gli ospiti si è annoverato Salvatore La Porta, patron del festival nazionale “Pilone d’Oro”, che ha consegnato una targa ricordo allo stesso Nuccio Scibilia. C’è stato spazio anche per Carmen Spartà e Melina Cambria, madrine delle numerose manifestazioni “O.S.A.” Production ad esprimere il loro compiacimento per la kermesse canora. Al termine dell’evento le giurie hanno espresso il seguente responso: al quarto posto si è classificata Carmen Lupica di Tortorici, in terza piazza il duo formato dalle sorelle Serena e Susanna Ferrara di Fondachelli Fantina, seconda posizione per la milazzese Giusy Sottile, mentre si è imposta con la cover degli “Europe” dal titolo “The final countdown” la giovanissima Simona Spinella di Gioiosa Marea abile nel personalizzare una canzone dai tratti aggressivi e talora aspri interpretandola con vivacità, sensualità e dolcezza tipicamente femminile. Molto emozionata per la vittoria, Simona Spinella non sperava di vincere, data la presenza di rivali molto esperti e poiché il brano eseguito dal genere rock duro non corrisponde propriamente ai propri parametri canori. Con talentuosa versatilità ella non solo ha saputo realizzare una commistione di componenti antitetiche, ma ha avuto anche l’abilità di acquisire quella carica di pathos, che ha trasmesso senza riserve agli astanti. Fra i contendenti si è ben distinto il milanese Roberto Ongaro, che, iniziatosi al canto più di un anno fa, dopo avere preso parte a diversi karaoke, ha deciso l’approccio ad una rassegna nazionale, contrassegnata peraltro da un’orchestra live, e le cui impressioni sono state senza dubbio positive incrementando una maggiore fiducia in se stesso per continuare a progredire nel percorso melodico appena cominciato.
Foti Rodrigo