Il teatro dell’improvvisazione è andato in scena al “Trifiletti” ad opera di un cast di attori dall’elevato livello artistico, in grado di esprimere performance contrassegnate dallo sviluppo delle capacità d’ascolto, della regia degli spazi e dei tempi e ricondotte agli ambiti realizzativi dell’attualità, frutto di un costante esercizio e di collaudata esperienza oltre ad un notevole bagaglio di materiale ricavato dalla tradizione. Dopo un balletto introduttivo a cura di Michele Bengala, maestro alla scuola “Caribe Club Latino” di Milazzo, il quale insieme alle sue allieve si è cimentato in una electro-street dance, ideata negli anni Novanta da Michael Jackson, e durante il corso della serata in danze moderne, il noto cabarettista Massimo Maugeri è stato un autentico mattatore della manifestazione non solo per le sue battute talora salaci, talora impregnate di una comicità psicologica, ma anche per la sua grandiosa capacità di interagire con il pubblico divenuto protagonista attraverso i continui stimoli ad intervenire sia dalla sala sia qualche volta sul palcoscenico.
Accompagnato in diverse occasioni dal cantautore Aldo Lo Faro, che con la sua chitarra si è ben inserito nel contesto esilarante, Massimo Maugeri, anche con il parodiare celebri canzoni italiane, ha mostrato tutte le sue straordinarie qualità, tipiche di un esperto divo d’avanspettacolo, sfoggiate nei monologhi e nelle gag con altri protagonisti. Particolare ilarità ha suscitato il duetto con Ugo Maria Basile nell’imitare personaggi famosi, quali Beppe Grillo, Corrado, Maradona, Massimo Troisi, ecc., e nel palesare i concetti a doppio senso, nonché con Oscar Cartagenova in alcuni sketch sulla malinconia e sulla “smatematica”. Lo stesso Oscar Cartagenova si è anche distinto in alcuni monologhi ispirati al personaggio di Alex Drastico. Il mimo ha avuto come suo autorevole interprete Luigi Corbino, reduce dai successi del popolare programma televisivo Zelig, il quale grazie alla forte espressività del suo volto ha espresso una serie di caratteri ed atteggiamenti a partire dalla mosca fino al rumore del motociclo, che facilmente hanno scatenato la risata della platea. La componente femminile è stata sublimata dalla giovane attrice e showgirl Rosemary Calderone, la cui versatilità ha permesso di approcciarsi anche in siffatto genere manifestando la sua grazia e competenza specialmente allorquando si è esibita danzando in versione Marilyn Monroe e prestandosi senza alcuna remora alle battute estemporanee degli altri artisti. Felice per l’esito dello show, Massimo Maugeri ha spiegato la sua produzione: “Questo varietà nasce da un’idea maturata da me e da Oscar Cartagenova venti anni fa per la voglia di vedere il pubblico trascorrere un paio d’ore in allegria.
Tanti sono stati i successi conseguiti in tutta Italia nel corso di tale periodo e pertanto abbiamo deciso di fare tappa anche a Milazzo”. A lui ha fatto eco Oscar Cartagenova: “Ciò, che ci affascina, non è il filo logico. Siamo in pochi a non fare satira politica e preferiamo scimmiottare la realtà del vissuto quotidiano per sdrammatizzare le problematica, che ci affliggono in questo periodo particolare. Il tutto viene realizzato con una spontaneità così immediata da creare delle scenette durante la nostra rappresentazione sul palcoscenico”. Luigi Corbino ha aggiunto: “Per il successo in qualsivoglia recita è importante stabilire una buona interazione con gli spettatori”. Rosemary Calderone è soddisfatta per la buona riuscita della sua esibizione: “Provengo dal teatro classico e nel cabaret sto muovendo i primi passi, la cui importanza è fondamentale per arricchire la mia esperienza professionale. Il personaggio di Marilyn, da me incarnato, è stato riproposto dopo il consenso tributatomi a Italian’s got talent, poiché ritengo che chi vuole vivere il teatro, debba acquisire quanta più cultura settoriale possibile”. I presupposti ci sono tutti perché il successo possa arridere ad una giovane talentuosa, che con tanti sacrifici uniti ad altrettanta passione sta percorrendo un percorso artistico in grado di innalzarla ai vertici della drammaturgia nazionale.
Foti Rodrigo