Giuseppe PollicinaTutto pronto per l’inizio della nuova avventura teatrale al Teatro Trifiletti di Milazzo. QuiNteatro, la stagione teatrale promossa dall’associazione Le Alte Terre di Mezzo, aspetta il là per dare inizio alle danze il prossimo 22 Novembre con lo spettacolo con Ivan Bertolami dal titolo “Grazie” dal capolavoro di Daniel Pennac. Intanto, nell’attesa della conferenza stampa che si dovrebbe tenere al Comune di Milazzo, nei prossimi giorni, in cui si parlerà della rassegna di spettacoli ed eventi organizzata dall’Ente al Trifiletti, abbiamo rivolto delle domande sulla stagione teatrale a Giuseppe Pollicina, direttore artistico della stessa.

Elena Grasso: “Si ricomincia. La nuova stagione teatrale quiNteatro sale sul palcoscenico per la seconda volta. Se lo aspettava?”

Giuseppe Pollicina: “Sinceramente? No! No perché quando qualcosa va bene è difficile replicare, mi spiego meglio: l’anno scorso eravamo una novità e forse paradossalmente è stato più facile, ora dobbiamo riconfermare il successo dell’anno scorso raddoppiando gli impegni e la nostra voglia di metterci l’anima per fare le cose in cui crediamo”.

Elena Grasso: “Lo scorso anno QuiNteatro è riuscita a portare la semplicità a teatro, successo di pubblico e bilancio economico direi soddisfacente. Più di così! Volete mantenervi su questo target anche quest’anno?”

Giuseppe Pollicina: “La parola semplicità mi piace. L’anno scorso abbiamo centrato in pieno quello che è l’obiettivo di un’associazione senza scopo di lucro, ovvero il pareggio di bilancio, ma questo, grazie soprattutto al pubblico straordinario proveniente dall’ hinterland, che ci ha premiati con nove “tutto esaurito” di seguito e agli sponsor “SERI” che hanno mantenuto gli impegni presi con una semplice stretta di mano.

L’obiettivo di quest’anno è quello di provare ad avere qualcosa in più da poter investire per il 2016/2017 e fare crescere la stagione in qualità di anno in anno”.

Elena Grasso: “Quest ‘anno nomi importanti provenienti dal mondo della televisione. Come mai questa scelta?”

Giuseppe Pollicina: “Semmai è il contrario, abbiamo grossi nomi teatrali che hanno avuto successo anche al cinema. Mi piace citare il caso anomalo di Ben Hur interpretato dagli straordinari Paolo Triestino, Nicola Pistoia ed Elisabetta De Vito che è nato in teatro ed è diventato un film di successo con gli stessi interpreti, una cosa che non succede mai in Italia, dove di solito, al cinema, non vengono utilizzati i grandi nomi del teatro”.

Elena Grasso: “Ci parli un pò dei nomi in cartellone”.

Giuseppe Pollicina: “Per me i nomi sono tutti importanti, certo, alcuni spettacoli hanno una cassa di risonanza maggiore, per via del fatto che il grande pubblico riconosce più facilmente chi, magari, ha avuto modo di recitare in una fiction. Oltre a chi ho già citato prima, posso ricordare Michela Andreozzi, Roberto Ciufoli, Gaia De Laurentiis, Francesca Nunzi, Diego Ruiz. Ma ovviamente oltre ai nomi gia citati troviamo delle realtà di grande valore che sono sicuramente all’altezza del compito; per esempio, le solide realtà del Teatro delle Nevi e dello Stabile Nisseno che hanno un’esperienza pluriennale in campo teatrale e fra l’altro, sono organizzatori a loro volta, di rassegne prestigiose a livello regionale. Abbiamo poi delle risorse di qualità appartenenti al nostro territorio: Ivan Bertolami, che da diversi anni sta producendo spettacoli straordinari e di grande tecnica, l’Associazione Prima Fila che con la Regia del M° Vadalà, ha prodotto negli ultimi dieci anni spettacoli di grande prestigio, i giovani Registi emergenti Luigi Siracusa e Giovanni Belardi che, messi insieme, hanno meno della mia età ma che si stanno formando studiando con i migliori professionisti del settore e per finire, il mezzo soprano Silvia Pianezzola del Conservatorio Corelli di Messina che già l’anno scorso ha incantato con la sua voce i nostri spettatori”.

Elena Grasso: “Si può dire su quale spettacolo punta di più?”

Giuseppe Pollicina: “Non punto su uno spettacolo, punto sulla stagione in toto. Quando realizzo uno spettacolo, il mio desiderio è sempre quello di far emergere tutto il gruppo, e mai un solo artista in particolare. Questo è un progetto unico con una sua storia e una sua identità. Non è una rassegna dove si sceglie un tema, e tutti gli spettacoli devono essere inerenti al tema. Per esempio una rassegna sulla comicità porta solo spettacoli comici o una rassegna dialettale, solo spettacoli in dialetto; la nostra, è una stagione che vuole di volta in volta portare sul palco i diversi aspetti del mondo teatrale”.

Elena Grasso: “QuiNteatro é una stagione teatrale organizzata dall’Associazione Le Alte Terre Di Mezzo. Gira notizia che il team non sia lo stesso dello scorso anno. É vero?”

Giuseppe Pollicina: “Noi siamo un po’ come una squadra di calcio, dove anche l’allenatore è il primo ad essere messo in discussione; come ogni squadra, ci sono sempre dei cambiamenti e il nostro, è un mondo in evoluzione continua. A volte esigenze professionali o di famiglia ci portano a prendere delle pause, ma ogni singolo componente ha una sua realtà che continua a vivere e prosperare anche al di là di quiNteatro”.

Elena Grasso: “Su cosa punta quest ‘anno l’Associazione? Quali sono i suoi strumenti dì lavoro e la sua forza?”

Giuseppe Pollicina: “Sull’Associazione io posso rispondere in parte, in quanto sono solo il direttore artistico della rassegna, ma ovviamente, l’obiettivo è quello della crescita culturale ed economica dell’hinterland. Non dimentichiamo che la ricaduta sul territorio sarà notevole: alberghi, ristoranti, bar e attività commerciali avranno modo di accogliere circa 3500 spettatori; l’anno scorso ne abbiamo avuto circa 5000 fra spettacoli e repliche, il numero più alto di abbonati per turno fra le realtà teatrali della provincia e una ricaduta economica positiva sul territorio con la presenza degli artisti e degli spettatori in alberghi, ristoranti e in tutti gli altri settori coinvolti. Tra le tante cose, abbiamo dato la possibilità alle associazioni di volontariato di usufruire di uno spazio all’interno del teatro dove in ogni spettacolo, il pubblico ha potuto conoscere le loro iniziative. Hanno avuto un ritorno dal punto di visto lavorativo anche tutte le maestranze tecniche locali coinvolte fra service, fonici, addetti alla sicurezza ecc. , per non parlare del ritorno in termini di immagine che il nostro comune ha avuto diventando una delle piazze più importanti in Sicilia dal punto di vista teatrale”.

Elena Grasso: “Come mai lei, che é direttore artistico della rassegna, nonché regista di lunga durata, quest’anno, a differenza di quello passato, non presenta un suo lavoro?”

Giuseppe Pollicina: “Perché sto invecchiando, è semplice; ma al di là di questa innegabile verità, mi sono reso conto che per seguire al meglio la mole di lavoro organizzativo, quest’anno non avrei avuto il tempo di realizzare un lavoro all’altezza della rassegna e allora, per onestà intellettuale, ho preferito rinunciare”.

Elena Grasso: “Quali sono i criteri con cui sceglie gli spettacoli da mettere in rassegna?”

Giuseppe Pollicina: “Devo tenere presenti molteplici fattori, qualitativi ed economici. La rassegna ha un costo che va contenuto; abbiamo scelto di avere i prezzi bassissimi (da 67 a 75 euro) per consentire a tutti di fare l’abbonamento e poi, noi fra l’altro siamo privi di contributi esterni, a parte gli sponsor, gli unici che ci stanno sostenendo economicamente, per cui la scelta viene fatta tenendo conto del lavoro proposto, senza perdere di vista il pareggio di bilancio. Sicuramente scelgo dei prodotti nazionali e regionali che sono garanzia di qualità, ma anche lavori frutto dei talenti e delle professionalità del nostro hinterland. Fondamentalmente bisogna conoscere il territorio e andare in giro. Io guardo personalmente minimo 50 spettacoli l’anno e parecchi li vedo in dvd; sembrerebbe solo divertimento, ma non è così. A volte sei costretto a deludere le aspettative di amici che operano nel settore, ma è necessario mantenere l’impegno preso nei confronti del pubblico e di chi organizza; solo se credi in quello che fai, puoi prendere delle decisioni che a volte sono difficili, poi, se hai fatto un buon lavoro, saranno il pubblico e la critica a dirtelo”.

Elena Grasso: “Sente il bisogno di ringraziare qualcuno’”

Giuseppe Pollicina: “Io devo ringraziare il Comune di Milazzo perché la nuova Amministrazione, nonostante le oggettive difficoltà economiche che attraversa, si é resa comunque attenta e partecipe alla nostra proposta stagionale; da qui, il motivo di una partnership col Comune, seguita con professionalità e competenza da chi riveste un ruolo importante nella cultura. Il nostro impegno sará totale perché tutto vada per il meglio. Ma un grazie enorme, devo farlo alle Alte Terre Di Mezzo che organizzano e allo staff interno di quiNteatro, fatto di persone straordinarie che danno l’anima: da chi lavora in biglietteria a chi si occupa di sponsor e abbonamenti, a chi segue il cerimoniale o la sala, all’addetto stampa, a chi amministra e a chi ci sta vicino aiutandoci in mille modi. Non faccio nomi perché ognuno di loro sa, il valore che do a tutto questo.

Vi invito solo a prendere visione del nostro programma su Facebook (https://www.facebook.com/quinteatro) e su internet (www.tantiamici.com/teatro) e vi aspettiamo a teatro perché fa bene all’anima”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *