Presentata domenica la nuova stagione QuinTeatro 2018/2019 in scena al Teatro Trifiletti di Milazzo, giunta quest’anno al suo quinto compleanno. Diretta dal regista e attore Giuseppe Pollicina e organizzata da TaliArti di Tania Alioto in collaborazione con il Comune di Milazzo, la stagione quest’anno sarà caratterizzata da due importanti novità; la prima, di natura tecnica, riguarda il sipario, che è stato arretrato di 2 metri e mezzo per consentire al pubblico una maggiore fruizione dello spettacolo; la seconda novità riguarda l’accesso alla carta del docente, riservato agli insegnanti di ruolo.
La Stagione QuinTeatro, composta da 12 spettacoli, avrà inizio il 18 novembre, alle ore 18.00, con Eduardo e Salvo Saitta, protagonisti della pièce dal titolo L’aria del continente di Nino Martoglio. Una serie di stereotipi fanno da sfondo a ”L’aria nuova del continente”, la versione rivista e corretta dal Maestro Salvo Saitta della celebre commedia siciliana di Nino Martoglio. Un ricco possidente, Cola Duscio, lascia la famiglia in Sicilia e si sposta a Roma per un’operazione di routine. Nella Capitale, però, Cola incontra Milla Milord, ex soubrette che attraverso l’espediente dell’’emancipazione sociale lo induce a cambiare vita.
Rientrato in terra natia il protagonista si troverà ad affrontare le opinioni della famiglia, contraria alle novità e spaventata dall’improvviso cambiamento di vita dell’uomo. Il parentado, capitanato dalla sorella Marastella, teme, infatti, per i possedimenti del Cola, messi a repentaglio dall’estroso stile di vita dell’ex soubrette.
Seguirà domenica 02 dicembre, alle ore 18.00, Il gabbiano Jonathan Livingston nella magistrale interpretazione di Ivan Bertolami, diretto da Giuseppe Spicuglia. Jonathan è un gabbiano diverso dagli altri: mentre tutti gli altri gabbiani si affannano per trovare il cibo e sopravvivere, senza badare ad altro, lui adora volare e si allena per diventare perfetto nel volo. Per questo è rimproverato dagli altri componenti del suo stormo, lo Stormo Buonappetito, che non comprendono la sua passione per il volo, ritenendolo soltanto come una comodità per procurarsi il cibo. Nonostante la buona volontà di Jonathan per cercare di essere un gabbiano come tutti gli altri, che lo porta a smettere di dedicarsi alla sua passione, il suo desiderio di volare è più forte di lui, così ricomincia ad allenarsi, arrivando in poco tempo a saper compiere acrobazie incredibili, mai compiute da nessun altro volatile.
Domenica 16 dicembre, alle ore 18.00, sarà la volta di Vinni a u’ munnu diretto da David Mastinu, protagonista Martina Zuccarello, vincitrice del premio Corteatro 2018. La storia è ambientata nella Palermo dei primi anni ’90, avvolta da paura e tensione. La stessa che Rosi, giovane ostetrica e moglie di Pietro, vive quotidianamente ossessionata da incubi ricorrenti. E proprio quando sta per realizzare il sogno di una vita mettendo al mondo sua figlia, un attentato le porta via il marito: Cosa Nostra colpisce ancora e continua a mettere la città in ginocchio. Ma nonostante il dolore, la vita della donna deve andare avanti, per il bene della figlia e per avere giustizia. Dopo due anni, infatti, viene trovato il mandante della strage ma a lei non basta, ha bisogno di andare oltre per avere una risposta al pensiero che la tormenta: chi fu ad indicare il giorno, l’ora e il punto esatto in cui si sarebbe trovato il magistrato scortato dal marito?
E spettacolo dopo spettacolo siamo arrivati a sabato 29 dicembre, ore 18.00, quando sul palco del Teatro Trifiletti salirà Luigi Siracusa, protagonista dello spettacolo C’è qualcuno alla porta, prodotto da Sir Luis Production e tratto da due opere di Harold Pinter. Nel corso delle battute si scopre che due sicari professionisti attendono istruzioni da un misterioso capo, il quale comunica con loro tramite un calapranzi, dal quale vengono fatti scendere dei messaggi.
Il 2019 si apre con Sebastiano Lo Monaco, protagonista dello spettacolo Per non morire di mafia di Pietro Grasso in scena domenica 13 gennaio, alle ore 18.00. Non un semplice spettacolo ma un ritratto, un’indagine emotiva, una discesa nel cuore vibrante del lucido pensiero di un uomo che ha dedicato e sta dedicando la sua vita alla lotta contro il crimine per il trionfo della legalità. Il tempo dello spettatore è lo stesso del protagonista sul palcoscenico. Il tempo della finzione corrisponde perfettamente allo sviluppo dell’intera pièce che si dipana così tra il momento didattico, quello comico e quello tragico nel senso antico della parola.
Domenica 27 gennaio, alle ore18.00, la musica di Mario Incudine e Antonio Vasta entrerà a teatro con lo spettacolo dal titolo Vinni a cantari all’ariu scuvertu. Mario Incudine e Antonio Vasta ripropongono alcune tra le più belle serenate della tradizione del Sud Italia: tra le quali E vinni a cantari all’ ariu scuvertu, Unni ca fù cunclusu lu nostru pattu e Su mi diciti si cent’anni aspettu.
E domenica 10 febbraio, alle ore 18.00, ritorna CorTeatro, giunto alla terza edizione, una carrellata di corti teatrali da 18 minuti, che avrà il suo culmine nell’evento serale dove gli spettacoli selezionati saranno giudicati dal pubblico e da una giuria di qualità.
Domenica 17 febbraio, alle ore 18.00, sarà la volta dello spettacolo dal titolo Claustrofobia per la regia di Alberto Ferrari. Sul palco Andrea Dianetti, Fabrizio D’Alessio e Gabriele Carbotti. Un’estate caldissima, gli Europei di calcio, uno scandalo bancario di dimensioni spropositate e tre strani personaggi che per un puro caso del destino si ritrovano a condividere la più assurda delle esperienze. È venerdì e manca poco alla chiusura della banca in cui è ambientata la storia. Tommaso, il giovane direttore, deve solo aspettare che Francesco, uno dei clienti più importanti della banca, finisca alcune operazioni nella camera blindata, per poi poter chiudere l’istituto. Ma un imprevisto cambia tutto. Un giovane rapinatore minaccia i due con una pistola. Claustrofobia è una commedia dissacrante che promette inaspettati colpi di scena per ridere e riflettere sul fatto che se con una pistola si può rapinare una banca, con una banca si può rapinare il mondo.
Si continua domenica 24 febbraio, alle ore 18.00, con lo spettacolo dal titolo Non smettere mai di Orazio Bottiglieri. La pièce racconta di un imprenditore benestante appena divorziato, decide di dimenticare il suo matrimonio, in un momento di coraggio trova la soluzione: trascorrere una serata con una escort. A sua insaputa, per il suo primo tradimento sceglierà una ragazza alle prime armi. Inizia così un rapporto ironico e bizzarro con punti drammatici e di riflessione tra la coppia. Il viaggio condurrà il pubblico verso un finale inaspettato persino per il più acuto degli spettatori. Quando pensiamo di dover cercare la soluzione al nostro problema spesso non ci accorgiamo che questa è a portata di mano. Domenica 10 marzo, alle ore 18.00, sarà la volta di Tiziana Foschi e Antonio Pisu, protagonisti di Lettere di Oppio. È il 1860: il Regno Unito, a causa delle dispute commerciali per l’oppio, è in guerra con la Cina da diciotto anni. A Londra Margaret Wellington, una nobildonna devota ai suoi abiti eleganti, attende con ansia, ormai da diversi anni, il ritorno dal fronte del marito George. A farle compagnia, nelle sue lunghe giornate di attesa e false speranze, è Thomas, un giovane, cinico ma fidato maggiordomo, il cui compito è quello di rassicurare costantemente Margaret, leggendo e interpretando, in maniera piuttosto eccentrica e su richiesta della donna, la corrispondenza del marito in guerra. Quello che la signora Wellington ignora è che il marito è deceduto, ma Thomas, per paura di perdere il lavoro, le legge delle finte lettere scritte da lui stesso. In un gioco continuo tra sogno e realtà i pensieri dei due protagonisti si sfidano, instaurando un rapporto intimo, divertente ma soprattutto profondo. Lettere di oppio è una storia che fa divertire, appassionare e dividere, parlando di dinamiche tra esseri umani eterne nel tempo.
Domenica 17 marzo, alle ore 18.00, ritorna, sul palco del Teatro Trifiletti, Sergio Vespertino protagonista dello spettacolo dal titolo Pazzo d’amore. Il grande attore di teatro comico siciliano presenterà il suo nuovo e divertente spettacolo in cui osserverà sotto una lente d’ingrandimento l’atteggiamento amoroso. Cosa non si fa per amore? L’amore può portare alla vera follia, lo sapremo assistendo allo spettacolo.
Chiuderà la stagione, domenica 31 marzo, alle ore 18.00, lo spettacolo dal titolo CantoAutori. Un tributo ai più grandi cantautori italiani, De Gregori, Bennato, Fossato, Lauzi, Bindi, Paoli, De André, Tenco, Conte, Branduardi, Concato, Jannacci, Vecchioni, Ruggeri, Ron, Gaber, Endrigo, Zucchero, Dalla, Bertoli, Vasco Rossi, Guccini, Baglioni, Cocciante, Minghi, Renato Zero, Venditti, Battisti, Pino Daniele, Modugno, Rino Gaetano, Battiato, Califano.
Ideato e curato da Luigi Restivo, il tour nella musica italiana, ha alle spalle due anni di repliche in tutta Italia. La musica ribelle e di classe che salva i giovani dal piattume del reality” scrive “Le città” su “Canto Autori”.
Questi gli spettacoli che vedrete in scena, ma sono solo un’anticipazione delle intense emozioni che vivrete a teatro.