Dopo l’adozione delle delibere da parte di tutti i Comuni aderenti, è nato ufficialmente il Gali “Tirreno Eolie”. Alla presenza del notaio Marina Magaudda si è proceduto alla costituzione formale della società e poi nel corso di una lunga e affollata assemblea costituente, tenutasi nell’aula consiliare, si è proceduto anche all’elezione del consiglio di amministrazione che dovrà guidare tale sodalizio che ha l’obiettivo di ottenere i finanziamenti provenienti dal Psr 2014-2020. Presidente è stato eletto Marco Giorgianni, Sindaco di Lipari, comune capofila, mentre a sedere nel C.d.A. saranno i Sindaci di Milazzo Giovanni Formica, di San Filippo del Mela Pasquale Aliprandi, di Villafranca Matteo De Marco. In rappresentanza dei 128 soci privati, invece, sono stati designati i milazzesi Gianluca Stefanelli (che sarà anche il vice presidente), Mario Sfameni e gli imprenditori eoliani Christian del Bono (Federalberghi), Francesco Scaldati e Giuseppe Siracusano. Seduta consiliare straordinaria per discutere del piano regolatore del porto di Milazzo, ma assenza in Aula del rappresentante dell’Autorità Portuale; quindi, oltre un paio di ore di discussione che non hanno portato però ad alcuna conclusione, per cui il presidente del consiglio Gianfranco Nastasi ha già preannunciato un ulteriore incontro con la presenza del commissario straordinario e con Antonino De Simone sarà invitata pure la rappresentanza politica regionale.
In premessa pertanto è stata stigmatizzata detta assenza e è stata fatta dal consigliere Alessio Andaloro definendola “grave”, ma ritenendo comunque la seduta opportuna per affrontare le prime problematiche attorno al porto di Milazzo. Tra queste ha posto sul tappeto lo stato di disagio, in cui versano gli ex lavoratori portuali da tempo disoccupati, “nell’assordante silenzio –ha detto – delle istituzioni”. Affrontata poi dallo stesso e criticata la chiusura prevista per l’area portuale e evidenziata l’assenza di un adeguato servizio di sorveglianza che pone problemi di sicurezza in un’area particolarmente sensibile. Sul piano regolatore ha invece puntato la sua attenzione Giuseppe Midili facendo riferimento ad intese raggiunte sul nuovo assetto del porto con l’Autorità Portuale dagli amministratori di Pace del Mela e San Filippo del Mela, mentre da Milazzo nessuna intesa – ha detto Midili – anche se il nuovo assetto è stato approvato col voto favorevole del Comune di Milazzo in sede di comitato portuale; poi, ancora richiamo alla normativa specifica per i controlli in ambito portuale, perché – ha sostenuto – le norme antiterrorismo non possono esistere soltanto per la recinzione, mentre all’interno del porto i controlli sono carenti. Per il consigliere è necessario che l’Autorità Portuale dica se ha intenzione di fare investimenti pure dal punto di vista del materiale umano, piuttosto che parlare delle disponibilità finanziarie di cui dispone. Il Comandante della Capitaneria ha illustrato i meccanismi che determinano in ambito ministeriale il fabbisogno dei lavoratori portuali, spiegando quindi il motivo per cui è stata ridotta la forza lavoro nel porto di Milazzo da 27 a 9 e per quest’ultimi con orario ridotto a pochi giorni al mese. Ha poi chiarito il motivo per cui è stato approvato dal Comitato portuale il piano regolatore entro il 19 settembre e ha dato indicazioni di massima sulle previsioni di progetto con l’inserimento anche di 4 scivoli per navi ro-ro. Nel dibattito sono intervenuti il presidente del comitato porto di Milazzo Mario Sciotto, Cusumano, Cavallaro, La Malfa e i consiglieri Antonino Italiano, Antonino Foti e il Sindaco Formica, che ha fatto il punto sulla situazione e sulle decisioni ministeriali; poi ha anticipato una regolamentazione per la fornitura di acqua ai natanti ritenendo l’attuale situazione “una giungla” ed individuando la possibilità così di occupare alcuni lavoratori.
Foti Rodrigo