Aggiornare il piano di emergenza, potenziare il sistema di informazione alla popolazione e soprattutto implementare la rete di monitoraggio includendo l’analisi di quegli elementi, che attualmente non sono inseriti nei rilevamenti ufficiali. Queste le proposte venute fuori a conclusione della riunione della Consulta Ambientale svoltasi nell’aula consiliare e presieduta dall’Assessore all’Ambiente Salvatore Gitto. L’incontro ha visto la partecipazione di tutti i rappresentanti della Consulta, che si sono confrontati in particolare sulla vicenda dello scorso 27 settembre. “Un importante momento di verifica tra tutte le associazioni. – ha detto l’Assessore – Infatti nel post evento si è registrata una miriade di prese di posizioni con documenti e note varie, che affrontavano il problema in maniera emotiva e non tecnica.
Oggi siamo riusciti a fare il punto della situazione, mettendo a disposizione delle associazioni e quindi dei cittadini tutta l’attività sin qui condotta dall’ufficio Ambiente”. Dopo l’introduzione di Gitto è toccato ai funzionari comunali Otera e Torre relazionare sia sulla sicurezza degli impianti e gli adempimenti previsti dal piano di Protezione Civile sia sul lavoro svolto nella raccolta dei dati delle emissioni, rispondendo anche ai quesiti posti dagli intervenuti, sottolineando “la particolare e responsabile attenzione dell’Amministrazione alla questione ambientale”. A seguire gli interventi dei vari rappresentanti, che partendo dall’analisi dell’accaduto, hanno esposto quelle che a loro dire sono le priorità da portare avanti per assicurare una corretta convivenza tra industrie e territorio. Ribadita la necessità di un maggiore controllo delle emissioni, procedendo magari ad una comunicazione in tempo reale alla cittadinanza, l’esigenza di instaurare un rapporto diverso con la Raffineria e con le industrie in generale, basato su una maggiore trasparenza, un argomento questo, che – ha sottolineato l’Assessore Gitto – sta rappresentando una priorità del gruppo di lavoro da mesi operativo con la presenza della stessa Raffineria, degli organi di controllo (Arpa, Asp, Provincia e Capitaneria di porto) e delle associazioni ambientaliste e che dovrà portarci proprio alla definizione di un nuovo assetto nelle relazioni con l’industria, quindi le proposte che sono state condivise, accolte e costituiranno argomento di approfondimento delle prossime riunioni della Consulta.
Foti Rodrigo