L’Organo straordinario di liquidazione con una nota ha comunicato la dimensione della massa passiva e lo stato di dissesto finanziario al 31 dicembre 2011. Si tratta del comunicato finale a seguito della sentenza del Tar di Catania che ha annullato gli effetti del dissesto. L’organo, presieduto dalla dottoressa Margherita Catalano e composta da Maria Di Nardo e Antonio Danese, in cinque pagine ricostruisce tutto l’iter dell’attività svolta sino al 13 agosto 2015, data di notifica della sentenza e dà contezza della massa passiva accolta nella procedura dissestuale e comunica il divieto transatto e pagato ai creditori, che ne hanno fatto richiesta prima della sentenza. A tal proposito Con riferimento alla nota dell’Organo straordinario di liquidazione con la quale comunica la dimensione della massa passiva e lo stato di dissesto finanziario al 31 dicembre 2011, l’Amministrazione comunale ha diramato la seguente nota: “L’attività dell’Organo di liquidazione fornisce un dato incontrovertibile – afferma il Sindaco Giovanni Formica – quello che al 31 dicembre il debito residuo di massa passiva ammonta a quasi 19 milioni dei quali 15 da ritenersi fuori bilancio perché non iscritti nei documenti contabili dell’Ente e che comunque – lo scrive la stessa Commissione – avrebbero potuto essere saldati dall’O.s.l. Non a caso ci sono ancora 14 milioni della somma ricevuta dal Ministero con il decreto legge 66/27 (17 milioni di euro), che adesso dovranno essere restituiti visto che erano collegati al dissesto. Per il resto ritengo che si debba procedere all’accertamento della situazione contabile dell’Ente, che non viene fatto specificamente dalla Commissione. Mi riferisco al calcolo dei residui attivi, ma soprattutto passivi, che così, come prevede la normativa, necessita di un’azione di riaccertamento straordinario per verificare se ad oggi l’ammontare del 2011 trova piena rispondenza. Stesso discorso per i crediti dell’Ente e anche per la dubbia esigibilità occorrerà verificare lo stato delle procedure attuate per recuperare il dovuto. Quindi al momento nessuna ipotesi di percorso da seguire sino a quando non avremo una fotografia chiara della situazione contabile. Siamo tornati insomma al 2011, quando la gran parte del precedente Consiglio comunale, prima di dichiarare il dissesto, chiedeva di avere un quadro chiaro della situazione. Oggi noi siamo impegnati proprio a fare questo. Completate le risultanze si prenderà la decisione migliore nell’interesse della collettività”.
Foti Rodrigo