Il tripudio del numeroso e caloroso pubblico, che ha gremito il teatro “Trifiletti” in ogni ordine e grado, ha suggellato il genio di Salvatore De Mariano, titolare della scuola di ballo “Dancing Art”, il quale nella qualità di regista e coreografo, coadiuvato dall’acting coach Enrico Pittari, dal vocal coach Davide Borgia e dalle coreografe Carlotta Giada Bolognese, Ivana Cattafi e Alessia Consoni ha elaborato il noto musical, diviso in due atti, infondendogli una connotazione prettamente italianistica, il cui prologo è caratterizzato da un benzinaio romano recatosi in Medio Oriente in cerca di fortuna. Sulle note del corpo bandistico musicale “Amatori della musica” di San Filippo del Mela la commedia musicale è andata in scena con una riflessione filosofica sulla consistenza dell’essere. Lo sfondo multi cromatico tridimensionale ha offerto un’atmosfera dalle mille e una notte prestandosi con successo ai repentini cambiamenti spettacolari delle vicissitudini legate al protagonista, abili a tenere costantemente elevata l’attenzione negli astanti spinti dalla curiosità di conoscere l’epilogo sicuramente a lieto fine.
Il cast, fra l’altro annoverante anche due soggetti diversamente abili, ha recitato a tratti in vernacolo romanesco ed ha ballato non soltanto le tradizionali danze orientali, ma anche quelle moderne, con particolare cura alla street dance, un’allegoria testimoniante l’energica funzione unificatrice della musica nei confronti di tutti i popoli a prescindere dalla loro razza, religione ed opinioni politiche. I motteggi e le battute a botta e risposta con una certa satira al mondo politico-sociale italiano sono stati orientati a cercare il riso a tutti i costi stemperando a volte la drammaticità dell’opera e costituendo un invito alla moderazione dei sentimenti, poiché l’eccessiva ambizione del potere conduce alla prigione dell’avidità. La vita del resto è un teatro: infatti, essa è contrassegnata dalla libertà di sognare e la chiosa di carattere etico al termine dello spettacolo attesta che la fantasia è imperitura. Immensamente soddisfatto, Salvatore De Mariano ha voluto offrire una rappresentazione del tutto differente rispetto a quelle degli anni trascorsi: “Ho concepito un musical alla portata delle famiglie, tuffatesi in una favola antica riconsiderata in chiave moderna con un tocco del tutto personale ed inedito. – ha commentato il giovane art director – Le musiche sono tratte dall’Aladin di Stefano D’Orazio, ex voce e batterista dei Pooh, a cui abbiamo aggiunto ritmi dinamici e giovanili per rendere più coinvolgente la rappresentazione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Enrico Pittari: “Abbiamo infuso un’anima nuova destinando una certa vitalità col tipico estro italiano, – ha precisato il noto insegnante di recitazione – facendo scaturire un’opera fresca, nella quale la nostra impronta ha incontrato il favore sia del cast sia degli spettatori. L’arte possiede la nobile funzione di conciliare ed unificare: per questo il nostro messaggio creativo, incentrato sulla sublimazione delle emozioni, strumento efficace per una metodologia didattica di successo”. Sulla scorta di così grande consenso altre date, a partire da giovedì 9 luglio, condurranno “Aladin e la lampada dei desideri” nei luoghi del comprensorio milazzese per appassionare le piazze in queste notti stellate di mezza estate.
Foti Rodrigo