Il Consigliere Giuseppe Midili nella nota allegata al presente comunicato contesta la decisione di riassegnare al servizio Bilancio e Programmazione Finanziaria, il dipendente Carmelo Caravello e chiede al Dirigente del 2° Settore, “di ritirare in autotutela la determinazione dirigenziale n.59 del 31.07.2015 e disporre ad altro servizio dello stesso Settore il rientro in servizio part-time del dipendente Carmelo Caravello. Si richiede al Signor Sindaco – prosegue Midili – nella sempre esternata condotta di legalità e trasparenza, di richiedere alle Autorità indicate sopra di procedere con celerità a verificare quanto evidenziato nelle denunce e contenuto nei rilievi mossi da più organi come la Corte dei Conti (si veda la delibera della Corte dei Conti Sez. Controllo n. 352 del 14/11/2012 mai impugnata e quindi vigente per contenuto), l’Assessorato Regionale agli Enti Locali e l’Organo straordinario di liquidazione nominato con decreto dal Presidente della Repubblica su indicazione del Signor Ministro degli Interni, anche nell’interesse del Caravello”. Nell’interrogazione il Consigliere Midili ha fatto presenta quanto segue: “In data 30.07.2015 con deliberazione di Giunta Municipale n.98 avente ad oggetto il rientro in servizio con rapporto di lavoro a tempo parziale – dipendente di ruolo Carmelo Caravello – si disponeva il rientro in servizio, a decorrere dal 01.08.2015 e fino al 30.09.2015, del dipendente Carmelo Caravello, dipendente di ruolo del comune di Milazzo, istruttore direttivo contabile, categoria giuridica D1, economica D4, assegnato al 2° Settore Finanze e Tributi con rapporto di lavoro a tempo parziale per 18 ore settimanali. Si disponeva altresì che il medesimo dipendente avrebbe concordato con il Dirigente del 2° Settore, Ragioniere generale, dott. Michele Bucolo, i giorni di prestazione servizio. In data 31.07.2015, con Determinazione Dirigenziale n.59, il Ragioniere generale dell’Ente, dott. Michele Bucolo, firmava il provvedimento di incarico di Responsabile del 1° Servizio del 2° Settore al sig. Carmelo Caravello. Premesso ciò, si riscontra che il dipendente Carmelo Caravello, a seguito dell’ispezione del funzionario ispettivo dott. Sajeva, nominato dalla Regione Sicilia nel mese di aprile 2012, che accertava le condizioni di dissesto nel comune di Milazzo, dopo qualche mese con nota scritta intestata al segretario generale chiedeva di essere sollevato dal proprio incarico per impossibilità personale nello svolgere il servizio. A quel punto e precisamente, in data 27.06.2012, con determinazione sindacale n.108, il Dipartimento di Finanze e Tributi veniva assegnato, provvisoriamente al dirigente dott. Michele Bucolo, che a far data dal 16.05.2013, a seguito della sentenzan.687/2013 del Tar di Catania e successiva presa d’atto con delibera di G.M. n.42 di pari data, assumeva definitivamente la titolarità di dirigente di ruolo della ragioneria generale di codesto ente. Oggi, il rientro in servizio part‐time del Carmelo Caravello e la sua assegnazione al servizio 1° di bilancio e programmazione finanziaria, non può non suscitare preoccupazione, essendo lo stesso Caravello individuabile come possibile responsabile di reiterati violazioni di legge e gravissime irregolarità contabili denunciati agli Organi inquirenti ordinari e contabili dai precedenti amministratori. Tutto ciò perché il Caravello fino alla data del 7 novembre 2011 e successivamente per breve periodo del 2012 ha ricoperto prima il ruolo di Dirigente pro tempore della ragioneria e successivamente la posizione organizzativa nello stesso settore. I fatti, a cui si fa riferimento, sono stati altresì accertati sia dall’ispettore regionale dott. Turriciano, commissario straordinario per il consuntivo 2011 sia dall’Organo Straordinario di Liquidazione nella loro relazione oltre che controfirmati dal Segretario generale dell’Ente. Si consideri, solo a titolo di esempio, che il Caravello, nella qualità di responsabile del servizio, con posizione organizzativa dal 2005 e come dirigente della Ragioneria generale dall’aprile 2007 fino al 30.06.2010 e dopo la revoca delle funzioni dirigenziali, nuovamente come responsabile di Posizione organizzativa dello stesso settore, certificava i bilanci dell’ente (2007/2010) dai quali in fase di rendiconto 2011 sono emersi residui attivi mantenuti in bilancio, irregolarmente, per oltre 17 milioni di euro. Sarebbe oltremodo grave consentire al Caravello, nelle more dell’espletamento dei percorsi di giustizia ordinaria e contabile aperti presso la Procura della Corte dei Conti e presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di gotto, di poter ricoprire il ruolo affidato”.
Foti Rodrigo