La musica oltrepassa la morte e rende imperituri tutti coloro che la amano: prova ne è stata il “4° Trofeo DJ Giuppy Black” celebratosi in memoria di Giuseppe Tusa, giovane sottocapo di seconda classe in servizio alla Guardia Costiera di Genova, vittima nel 2013 per la collisione della portacontainer “Jolly Nero” con la torre di controllo, al cui interno egli svolgeva il suo turno operativo. Particolarmente noto per la sua passione nei confronti della musica, egli amava suonare nei locali di Milazzo e del suo comprensorio allietando le serate di tanti avventori, che lo ricordano come una persona amante della vita. Per celebrare la vigoria della sua persona i suoi “colleghi” disc-jockey hanno deciso anche quest’anno di dare vita alla quarta edizione del torneo in suo onore, svoltosi al ritrovo “Marilyn”, sito in via Tono, grazie all’iniziativa del titolare Antonio “Ninni” Cianciolo, il quale, anch’egli noto deejay, è stato il suo mentore: “Rappresenta per tutti noi un momento particolare per ricordarlo, – ha sottolineato il vulcanico patron – recando l’esortazione a continuare a fare musica”.
Venticinque i concorrenti di quest’edizione, tutti big regionali dalla notevole esperienza tecnica, sfidatisi a colpi di brani mixati alla consolle e sottoposti al vaglio di una giuria di qualità, presieduta da Adele Chiello, madre di Giuseppe Tusa, che si adopera non solo per avere giustizia della sciagura causata al figlio, ma anche per la prevenzione dagli incidenti e la sicurezza sul lavoro, nonché dal noto poliedrico producer di musica elettronica Gigi De Martino e dal celebre produttore discografico, conduttore televisivo, compositore, arrangiatore ed artista di musica dance Luca Zeta. Non poteva mancare l’ospite di prestigio nella persona di Joe Bertè, che, avvalendosi di un nutrito corpo di ballo afferente alla “Mariposa Dance” di Messina, ha voluto tributare un omaggio a partire dal suo recente successo dal titolo “Tell me why” e passando per quelli passati come “Tembleke” ed “Esto es el guacho”. Lui stesso ha rilevato come la musica abbia l’obiettivo di abbattere tutte le barriere pregiudiziali rendendoci fratelli: “Giuppy Black era molto legato agli anni ’90 e la sua fantasia lo ha portato a mixare pezzi di elevata qualità. – ha affermato il grande Bertè – Ho fatto quello che mi sono sentito di fare ad un amico ed alla signora Adele, alla quale auguro che possa ottenere un po’ di giustizia”. Al termine della coinvolgente kermesse il vaglio dei giurati ha emesso il seguente verdetto: terzo classificato Emanuele Sofia, secondo Dj TD Max, mentre si è aggiudicato il contest Salvo La Macchia.
Essi, deliziando la platea, si sono ispirati ad un mix travolgente di composizioni anni ’90 per rendere ancor più viva la memoria del loro caro collega ed amico. “È stato per me un onore trovarmi qui e classificarmi fra i primi tre. – ha chiosato Dj TD Max (al secolo Domenico Trovatello) – Mi ha fatto piacere vedere tante persone trascorrere ore felici in memoria di un nostro fratello, che ha sempre sublimato la felicità”.
“L’importante era esserci – ha detto un soddisfatto Salvo La Macchia – perché ciò era sempre un desiderio di Giuseppe. È una vittoria che dedico a lui, perché la mia amicizia più di un semplice trofeo. Non a caso ho mixato quattro generi musicali, caratterizzati da ben quaranta pezzi emessi in dodici minuti e dovuti dalla volontà di coinvolgere tutti”. Risulta rilevante quindi la potenza umanizzatrice della musica, la cui forza infonde in chi la crea in tutte le sue forme e manifestazioni un soffio vitale, che il tempo difficilmente riuscirà a cancellare.
Foti Rodrigo