adele-chiello-tusaLa musica ha il potere di rendere vivo il ricordo di persone care, che per un’assurda decisione della sorte, resa ancor più grave dalla negligenza umana, non ci sono più fra noi: lo sa bene infatti la signora Adele Chiello, madre dello sventurato Giuseppe Tusa, il quale ha perso tragicamente la vita il 7 maggio 2013 nel crollo della torre dei piloti a Genova, causato dalla collisione della nave «Jolly Nero». Ella fa della musica una bandiera, con la quale grida ancora oggi giustizia e verità su quanto accaduto, e, per onorare la memoria del proprio figlio, ha organizzato la sesta edizione del «Trofeo DJ Giuppy Black» (nome che lo ha reso famoso nel mondo delle discoteche), rivolto a tutti gli amanti della consolle, che con il loro estro hanno voluto omaggiare una giovane vita ingiustamente spezzata. L’evento si è svolto in due fasi: un primo momento si è manifestato sotto il monumento simbolo della sciagura nel rione San Giovanni, in cui vi è stato il convergere di tutti gli amici di Giuseppe Tusa e la signora Chiello, dopo avere ricevuto un riconoscimento alla memoria, ha voluto così ricordare: «Questo è un monumento, simbolo della strage.

inaugurazione-sotto-il-monumento-funerarioQuel 7 maggio 2013 sette persone hanno avuto soltanto il torto di fare il loro dovere per la sicurezza di tutti i cittadini ed è mia intenzione portare avanti una battaglia civile affinché circostanze, come questa, non debbano mai più verificarsi». La fase successiva ha avuto luogo in piano Baele, dove la musica disco è stata inaugurata con i virtuosismi techno-trap del dj Steno P, cui ha fatto seguito una compilation in stile anni Novanta realizzata dal dj Ninni Cianciolo. La parte agonistica si è aperta con i concorrenti sfidatisi a colpi di remixaggi sonori per ottenere la palma del migliore al cospetto di un folto pubblico e di una giuria tecnica, che li ha valutati sui parametri dell’originalità, dell’estro e dalla capacità di coinvolgere gli astanti.

steno-pLa serata è stata inoltre arricchita da due stars del panorama musicale internazionale ad incominciare dal famoso produttore musicale e dj set Joe Bertè, che ha presentato le sue ultime creazioni, quali «Sabor», «Better off alone», «Trombalized» e «Trumpet», per terminare con German David Leguizamon, voce storica del gruppo «The Soundlovers», esibitosi con «Mirando el mar», «Un motor en el motor», «Malparido surrender», un mix fra le sue hit del passato e del presente, mescolate prontamente in consolle da Joe Bertè. Il tutto è stato accompagnato dal corpo di ballo della scuola «Moving more», capitanata dal ballerino e coreografo Fabio Pirrotta. Dal vaglio dei giurati è stato emesso il seguente verdetto: al terzo posto il giovanissimo Manuel Bit, di appena undici anni; al secondo DJ Oris (al secolo Orazio Bottari), che ha fatto girare dischi in vinile. Vincitore della competizione è stato proclamato Massimiliano Lanza con un mix a base di musica house. L’evento può dunque ascriversi a valido esempio di testimonianza civile affinché la memoria degli eventi drammatici, le cosiddette morti bianche, sul lavoro debbano essere evitate dallo Stato, che sulla base di quanto dispongono rispettivamente la Costituzione e le disposizioni legislative in materia di lavoro, si deve impegnare eticamente e socialmente a garantire la massima sicurezza a tutti i lavoratori, per i cui diritti la memoria di Giuseppe Tusa continuerà a battersi a ritmo di musica.

Foti Rodrigo

 

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