roberta macrìDiciamo no ad ogni tipo di barriera perché la disabilità non è contagiosa, l’ignoranza si. E’ questo lo slogan con il quale un considerevole numero di ragazzi milazzesi e non, si presenta alla società con l’intento di raccogliere più consensi possibili e attivarsi sul territorio. Un importantissimo problema che affligge la nostra società ( più del 5% della popolazione italiana) è sicuramente quella della tutela di una fascia di popolazione poco fortunata che quotidianamente è costretta a lottare con l’indifferenza e con le realtà strutturali che i nostri comprensori locali offrono, al fine di ritagliarsi una fetta di vita dignitosa senza elemosinare i propri diritti. I continui appelli che varie associazioni locali e nazionali indirizzano alle istituzioni e alle coscienze nazional popolari, non sempre hanno l’esito sperato; complice di ciò una disaffezione verso il prossimo ed una scarsa considerazione del problema.

mimmo italiano in bici Lo spunto per la realizzazione di questo articolo me lo fornisce l’intervista concessami da Mimmo Italiano, ex carabiniere presidente dell’Associazione Sostegno, che con la propria testimonianza fisica e verbale osanna i valori alla vita diventando modello imitabile e portavoce della speranza. Mimmo sottolinea l’importanza dell’abbattimento delle barriere architettoniche come elemento indispensabile per iniziare un percorso di ammodernamento e di avvicinamento tra le parti, evidenzia come sia necessario disciplinare una società al rispetto verso il prossimo, senza ostacolare la corretta viabilità del disabile con parcheggi assurdi o occupazione di aree riservate.

massimo lanza e mimmo italiano

Certamente bisognerebbe ammonire e sanzionare l’inciviltà espressa con lo scopo di responsabilizzare una società, e questo compito fondamentalmente lo dovrebbe adempiere il comune o la provincia, attivandosi nell’esercizio e nel monitoraggio, ma non sempre le mansioni richieste sono espletate.

La nostra Milazzo non offre una realtà all’altezza delle aspettative, dalla stazione, alle piazze, da alcune scuole agli uffici comunali, queste barriere esistono e sono ingombranti agli occhi delle nostre coscienze.

esibiz. danza roberta macrì

Mimmo e i suoi straordinari amici tra i quali Roberta Macrì e Massimo Lanza,ogni giorno lottano per i propri diritti; non si piangono addosso ma ci insegnano a vivere coltivando le loro passioni e le loro speranze . Organizzano giornate in bici, nuotate , serate di danza, meeting , viaggi. Gabriel, un nostro caro amico ha la mamma non vedente, e ci relaziona ogni volta le grosse difficoltà che si incontrano anche per andare ad un banale supermercato; oltre alla latitanza strutturale ancor più grave emergono i mancati propositi, gli intenti a cambiare rotta.

 Il circolo ricreativo Ulisse 2 più volte si è fatto portavoce di questo problema importante e sta mobilitandosi sul territorio per suggerire idee e proporre soluzioni reali e non fantomatiche.

foto di gruppo Filippo Impalà uno dei portavoce del circolo da tempo collabora con le varie associazioni, e organizza insieme ai ragazzi manifestazioni atte ad ampliare il cerchio delle conoscenze e offrire nuovi spunti salienti. La dottoressa Lundi e il dottor Giannetto nella consueta riunione settimanale del circolo, in collaborazione con gli altri componenti hanno sviscerato e trattato l’argomento, suggerito nuovi scenari al fine di dare risposte esaustive alla società e l’opportunità a questi ragazzi straordinari di farsi sentire. E’ inaccettabile non soffermarsi alla riflessione e alla considerazione su tal proposito; spesso siamo assorbiti dalle lotte politiche, dalla declamazione delle nostre ideologie e dei nostri principi e tralasciamo tematiche basilari ed esistenziali . Grazie Mimmo.

 

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