La consulta provinciale di Messina l ’11 aprile ha organizzato, nell’ambito della commissione ambiente, un dibattito aperto agli studenti sulla Raffineria di Milazzo e sul futuro della Valle del Mela. Il teatro Trifiletti è stato la sede del focus, ospitando i ragazzi delle varie scuole del comprensorio e i relatori: il giornalista Antonio Mazzeo, l’assessore milazzese all’ambiente Salvatore Gitto, il responsabile del personale e dell’organizzazione della RAM Luca Franceschini, l’attivista di Legambiente Pippo Ruggeri. Il giornalista Gianfranco Cusumano ha fatto da moderatore nell’incontro. La mattinata è stata ideata per essere un momento di formazione per gli studenti del compresorio, che hanno potuto apprezzare una varietà di posizioni su un tema di grande attualità come quello della raffineria nel nostro territorio. La giornata è stata strutturata lasciando la parola, inizialmente, ai relatori per poi dare spazio alle domande del pubblico. Dopo i Saluti del Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Messina Francesco Greco che ha dichiarato “la Consulta riparte dai territori non è solo uno slogan, da qui tracciamo un nuovo sentiero della Rappresentanza Studentesca che si occupa dei problemi concreti” seguito da Emanuela Gitto Presidente della Commissione Ecologia, Ambiente e Salute della CPS e da Domenico Aragona Presidente della Commissione Territoriale Tirrenica 1 della CPS, L’Ass.
Gitto è intervenuto per primo, affermando l’importanza dell’informazione su una tematica così sfaccettata, favorita dal sito internet gestito dal Comune, e ricordando che i poteri dell’amministrazione in quest’ambito sono ridotti. Molto più complesso l’intervento di Antonio Mazzeo, che ha posto il problema della raffinazione petrolifera in termini globali. E’ infatti emerso, da alcuni dati da lui riportati, che questo modello di “sviluppo” non è più sostenibile. Questo perchè le multinazionali petrolifere, tra cui la Q8 che detiene il 50% della RAM, non hanno più interesse a raffinare in Europa. Per avere un maggior profitto, è preferibile spostare le industrie nei paesi produttori o nei paesi in via di sviluppo, ormai principali acquirenti,dove la manodopera costa meno ed è meno sindacalizzata e ci sono meno direttive ambientali. Sulla presenza, ancora costante,delle raffinerie in Sicilia, Mazzeo ha aggiunto che, a suo parere, potrebbe essere una manovra per ottenere le autorizzazioni dalla Regioni per delle trivellazioni che interesserbbero il territorio siciliano. Il responsabile di Legambiente, Pippo Ruggeri, si è concentrato sulla valorizzazione del patrimonio paesaggistico milazzese e sull’importanza della partecipazione giovanile alle attività ambientaliste. Successivamente è stato il momento dell’intervento del responsabile RAM Franceschini che ha ribattuto alle affermazioni di Mazzeo, sostenendo che la raffineria di Milazzo è una delle più avanzate e che tutti i cittadini di Milazzo dovrebbero esserne orgogliosi .
Franceschini ha, inoltre, risposto alle domande degli studenti sull’impatto ambientale e medico della raffineria riportando dei dati per cui il livello di inquinamento sarebbe inferiore al limite massimo. Parte degli studi riportati sia da Franceschini che da Gitto è stata, in seguito, confutata da altri studi presentati da Peppe Maimone, attivista ambientalista. La giornata si è conclusa con due workshop. Le tematiche affrontate dai ragazzi, che hanno avuto modo di esprimersi liberamente, sono state molteplici. Un gruppo, coordinato da Startup Messina, si è concentratosulla capacità di fare impresa nel territorio e sulla necessità di un’espanzione in ambito turistico. L’altro, a cui ha partecipato Legambiente, ha dibattuto sui problemi ambientali del territori, proponendo l’istallazione di centraline elettriche in città per favorire l’acquisto di auto elettriche. (Milazzo, 11/04/2015) PS Foto in allegato a cura di Giuseppe Aloisi