migranti 2Sono già partite quasi tutte per i centri d’accoglienza del nord Italia. Rimasti a Catania solo sedici minori non accompagnati. Il Comune di Catania ha provveduto a fornire acqua e cibo. Quello di oggi è il ventisettesimo sbarco del 2015, per un totale di ottomila persone.

Sono già partiti per i centri d’accoglienza del nord Italia, a bordo di una decina di pullman, gli oltre 350 migranti, tra i quali una settantina di donne, giunti a Catania alle 13 di oggi a bordo della nave Sem Pilot, un pattugliatore della Marina svedese. I migranti erano stati raccolti in mare il giorno prima nel Canale di Sicilia. A bordo della Sem Pilot c’erano anche 34 minori non accompagnati alcuni dei quali rimasti in Sicilia in strutture indicate dal Ministero dell’Interno. Tra i migranti c’erano anche due madri con bambini di pochi mesi e quattro donne incinte.

Stamattina nel porto di Catania la Protezione civile comunale ha assistito i migranti che, dopo lo sbarco e il controllo sanitario, sono stati identificati. Il Comune – erano presenti il vice sindaco Marco Consoli e l’assessore al Welfare Angelo Villari ma già da ieri era stato avviato un lavoro di squadra dell’intera Amministrazione – ha provveduto a fornire acqua e cibo. Presenti anche numerosi volontari, tra cui quelli della Croce rossa che hanno fornito le scarpe ai migranti.

Quello di oggi, secondo quanto riferito dal consulente del Sindaco per la Protezione civile Salvo Consoli, è il ventisettesimo sbarco di migranti del 2015 a Catania. Il numero totale di uomini, donne e bambini giunti a Catania quest’anno supera le ottomila unità.

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