7 indagati, 71 persone controllate, 16 località sensibili ispezionate, 33 agenti Polfer impegnati: è il bilancio dell’undicesima giornata dell’anno, denominata operazione “Oro Rosso” dedicata, a livello nazionale, al contrasto del fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario.

La Polizia ferroviaria della Sicilia ha svolto i controlli su strada, lungo linea e in 13 centri di raccolta e trattamento di rifiuti speciali e metallici dislocati in tutta la regione, verificando il possesso delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività ed al trattamento dei materiali nonché il rispetto delle normative ambientali.

A Messina la Polizia ferroviaria, nel corso di un controllo effettuato unitamente alla locale Polizia metropolitana, ha denunciato 7 persone per il reato di gestione illecita di rifiuti. Gli indagati sono tutti riconducibili, a vario titolo, ad una ditta che opera nelle vicinanze di uno scalo ferroviario del messinese oggetto in passato di furti di rame.

Gli investigatori, durante il controllo, hanno rilevato la presenza, in un’area esterna non autorizzata, di cassoni scarrabili, privi di copertura, colmi di rifiuti metallici di varia natura. Sul suolo, non protetto, erano visibili tracce di residui oleosi. All’interno dei locali il quantitativo di rifiuti accumulato indistintamente, suddiviso in cumuli che superavano i 3 metri di altezza, era tale da impedire l’accesso a diverse parti del capannone industriale.

I poliziotti, al termine delle verifiche della documentazione e del sito, hanno quindi provveduto al sequestro preventivo dell’area e dei due autocarri utilizzati per il trasporto, non autorizzato, dei rifiuti, al fine di scongiurare la prosecuzione dell’attività illecita.

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