«Si continua con la logica della Sicilia pattumiera d’Italia!» così esordisce il Sindaco Cateno De Luca alla notizia di un nuovo esodo la sera di domenica 22 marzo, che ha visto file interminabili di auto agli imbarchi della Caronte & Tourist. Viaggiatori nell’atto di rientrare nella propria terra d’origine, incuranti dei possibili contagi da coronavirus che il proprio comportamento potrebbe arrecare. «Mi auguro che sia gente autorizzata in base alle nuove disposizioni» prosegue infuriato il primo cittadino ed esortando alle dimissioni i ministri le cui ordinanze anti-Covid19 vengono così sfacciatamente violate.
Totalmente contrario all’attraversamento indiscriminato dello Stretto di Messina, minaccia di bloccare personalmente gli arrivi eccessivi ed incontrollati in Sicilia, pronto anche all’arresto per l’occupazione della Rada San Francesco prevista per le ore 20:00 di lunedì 23 marzo. Lì convoca altresì la Giunta unitamente a tutto il Consiglio Comunale, assembramento a suo avviso lecito poiché verranno prese “tutte le precauzioni del caso”.
«Attenderò un rappresentante del Governo per darci concretamente dimostrazione di come non succederà più quello che si è verificato stanotte. Ho mandato una nota alle 18,45 […] dove ho già formulato i miei suggerimenti e le mie condizioni. Nessuno di voi deve venire. Voi avete l’ordine di stare a casa». Eccezion fatta per il Presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci, da lui incitato a scendere fattivamente sul campo, senza limitarsi a delle mere proteste social, in quanto la scorsa notte è stata violata proprio la sua ordinanza concordata col Ministro dei Trasporti. Come ricordato dal sindaco peloritano, le uniche eccezioni previste per il divieto di spostamento riguardavano esclusivamente le esigenze lavorative e gravi motivazioni di salute.
«Sto preparando diffida nei confronti del Governo nazionale e dei Prefetti di Messina e Reggio Calabria con ordinanza sindacale che vieta l’attraversamento se non per i pendolari dello stretto e per i tir trasporto merci». A tal fine richiede anche l’intervento dell’esercito su entrambe le sponde, calabra e siciliana, per arrestare questa nuova ondata di “rimpatri”.
Alle continue esortazioni a rimanere nelle proprie abitazioni, rivolte ai cittadini via social e via megafono per le strade della città, si unisce quindi questo disperato tentativo di proteggere la propria città, porta della Sicilia. Dinnanzi agli emergenti focolai emersi negli ultimi giorni in città, che hanno condotto attualmente a 115 contagiati, quello del sindaco De Luca è un preoccupato richiamo al buon senso e al rispetto della legge, nella speranza di tutelare Messina da eventuali nuovi contagi.
Cristina Trimarchi