A due anni dalla sua elezione a primo cittadino di Messina, il 25 giugno 2018, Cateno De Luca si ricorda in un’intervista e annuncia il suo ritorno pubblico.
Dopo un’assenza quasi bimestrale, dovuta a problematiche familiari e risalente al 9 maggio, De Luca tornerà operativo il 6 luglio e anticipa i progetti da farsi. In riferimento alla sua assenza, che secondo alcuni poteva essere gestita meglio, risponde convinto: «Vi risulta che io faccio e mi comporto per evitare polemiche? Beh, non rientra né nel mio carattere né nelle mie corde. Soprattutto odio l’ipocrisia. E a chi oggi ha da criticare, quando tornerò il 6 di luglio chiederò conto dei talenti che ognuno ha avuto assegnati, perché chi ha fatto solo polemiche in questo periodo è ovvio che darà conto solo delle polemiche. Io invece parto dal presupposto che quello che andava fatto dal 9 di maggio è stato fatto». D’altronde, come ribadisce il sindaco, il 70% di tutto il sistema pubblico è ancora in smart working: «Quello che abbiamo fatto noi in questi due mesi lo vedremo al mio rientro, perché siamo pronti con la relazione del secondo anno di attività e di come Messina riparte ne daremo conto in questa relazione». Una mancanza fisica, insomma, colmata da una lista di progetti compiuti e programmi futuri.
Per quanto concerne le motivazioni della sua assenza, dovuta all’ictus del padre in seguito al quale è divenuto disabile, giustifica il suo mancato incontro con Salvini in Sicilia e replica: «Io che ho deciso di fare “l’apprendista infermiere” per una persona molto fragile… io non potevo stare in contatto in questa fase così delicata. […] La guerra era comunque finita. Ora siamo in una fase di transizione e, come tutte le fasi transitorie, richiede tempo».
Tra le puntualizzazioni sulla quarantena ammonisce alcuni concittadini: «Cosa vuole che dica io alla mia città? Dopo il comportamento esemplare che ha tenuto per due mesi. […] La gente oggi ha voglia semplicemente di vivere. È logico che tutta una serie di comportamenti non li ho apprezzati, e questo vale sia per quello che è successo in qualche notte di movida, e soprattutto per quelli che sono comportamenti sconsiderati».
Riguardo il disappunto di molteplici messinesi riuniti nella pagina Facebook “De Luca non mi rappresenta”, reagisce democraticamente: «È qual è il problema? Veda che il fatto che si continui a dibattere di Cateno De Luca anche quando non c’è vuol dire che lascia il segno, nel bene e nel male. Non c’è cosa peggiore dell’indifferenza. […] Si vada avanti così, perché vuol dire che l’azione è forte e dirompente, dopodiché c’è un tribunale della democrazia che è il popolo ed è lui che decide se De Luca è meritevole oppure no». Insomma, invita ad attendere la scadenza del mandato per verificare il gradimento del pubblico e la valutazione finale. «I nemici di De Luca non devono diventare i nemici della città» ha affermato con forza, asserendo inoltre di non essere interessato a divenire il commissario per un risanamento.
Viene poi affrontato l’argomento ponte sullo Stretto, su cui è attualmente attivo un dibattito: «Il ponte fa parte del mio programma, è risaputo. Io in questo momento sto lavorando per riportare la normalità a Messina, il ponte è la straordinarietà. Bene, mentre si dibatte per fare il ponte io continuo invece sulle cose normali». Aggiunge che al momento non spreca le proprie energie sull’argomento perché la città ha bisogno di altro, ma si mostra favorevole a politici che agiscano attivamente nella sua realizzazione, abbandonando però sterili dibattiti ma procedendo invece nella concretizzazione partendo dall’Unione Europea.
Ha anticipato che prossimamente il Comune di Messina approverà il piano di accelerazione della spesa e aprirà ben 89 milioni di cantieri entro il 30 settembre. Entro il 31 dicembre verranno sbloccati altri 50 milioni di euro di cantieri, ed ulteriori 230 milioni euro entro agosto 2021 con 3 milioni per la città metropolitana. Tra i progetti previsti per l’utilizzo di queste ingenti somme vengono citate le strade di collegamento con i villaggi, per le quali saranno stanziati cinque milioni di euro.
In vista del suo prossimo rientro, annuncia numerosi sopralluoghi in programma, com’è suo solito fare.
Cristina Trimarchi