carabinieri bloccoContinuano senza sosta i controlli su strada svolti dal Nucleo Radiomobile di Messina nell’ambito del piano coordinato di controllo del territorio del capoluogo peloritano. Il giudice gli aveva da pochi giorni sostituito la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella meno afflittiva del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da una donna con la quale aveva in passato avuto una relazione, ma D.A., quarantatreenne messinese, non ha saputo resistere dal presentarsi nuovamente sotto casa di lei, impedendole di fatto di uscire dall’abitazione per evitare di incontrare l’uomo, dopo che più volte lei ne aveva denunciato il comportamento persecutorio in relazione al quale è pendente un procedimento penale presso la locale Autorità Giudiziaria.

Non aveva però fatto i conti con le gazzelle del Nucleo Radiomobile: i militari hanno trovato l’uomo ancora nei pressi del cancello dell’abitazione di lei e, domandato il motivo della sua presenza in un’area a lui interdetta, hanno ricevuto solo giustificazioni poco credibili. Immediata la comunicazione all’Autorità Giudiziaria procedente che ha accolto in pieno la tesi dell’Arma, sottoponendo nuovamente al regime cautelare degli arresti domiciliari il presunto stalker. Difficilmente potrà godere di ulteriori benefici prima della definizione del procedimento penale in corso.

Proseguono ancora le attività di contrasto alla diffusione degli stupefacenti da parte del Nucleo Radiomobile, una persona denunciata per guida in stato di alterazione psicofisica per abuso di narcotici e quattro segnalati alla Prefettura di Messina per detenzione di droga per uso personale, tutti giovani incensurati. Il primo, fermato nella zona nord di questo centro, dopo avere tentato una vana fuga alla guida di un motociclo, ha palesato ai militari un innaturale stato di alterazione del comportamento; invitato a sottoporsi ad esami mirati per la verifica di abusi di droghe, il giovane si rifiutava, riferendo che gli esiti accertamenti sarebbero stati comunque positivi.

Gli altri quattro, tre ragazzi ed una ragazza, invece, venivano sorpresi in località Contesse dalle gazzelle dell’Arma a bordo di una vettura parcheggiata in un’area appartata, mentre si stavano organizzando per consumare in gruppo una dose di marijuana, subito sequestrata dai militari. Oltre alle conseguenze amministrative che la Prefettura deciderà di applicare ai ragazzi, il conducente del mezzo ha già visto la propria patente sparire per trenta giorni come sanzione accessoria prevista dall’art.75 DPR 309/90 per coloro i quali, trovati in possesso di stupefacenti in quantità riconducibile all’uso personale, dimostrano di avere l’immediata disponibilità di un veicolo a motore.

 

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