bubaLa vita di Baboucarr Lowe, meglio noto come Buba, non è stata certo facile: migrante proveniente dal Gambia, giunse in Italia su un barcone circa un anno fa. Come molti suoi connazionali compagni di viaggio, era spinto dalla speranza di una vita migliore a tal punto da sfidare la morte per conseguirla.

Classe 2000, originario dell’umile città africana di Farafenni, sbarcò a Messina mentre era ancora minorenne e lì fu accolto inizialmente in Casa Ahmed. Divenuto maggiorenne, fu successivamente trasferito nella residenza “Terra di Mezzo” a Pace del Mela, frequentando l’Istituto Comprensivo 1 nella vicina Milazzo dove attualmente svolge gli studi in maniera regolare. L’incontro con la squadra calcettistica peloritana Pgs Luce avviene nel corso di uno stage estivo organizzato proprio dal team, durante il quale Buba ha mostrato abilmente le sue inusuali doti calcistiche che lo hanno posto subito in risalto destando l’attenzione dei vertici della formazione.

La sua abilità col pallone lo rende capace di assumere più ruoli, sebbene nasca ufficialmente come centrocampista. Capacità tecnico pratiche che hanno convinto subito mister Mancuso a prender con sé il ragazzo, estremamente pacifico e diligente, quale membro del proprio giovane team. Tale fiducia è andata oltre i vincoli burocratici che hanno reso arduo e prolungato il periodo necessario per il tesseramento del ragazzo, poi finalmente ottenuto qualche giorno fa.

Entusiasti i colleghi di squadra, che hanno accolto positivamente questa promettente new entry. A tal riguardo la dirigenza ha espresso le seguenti parole: «Il nostro compito oltre a quello di far crescere i giovani nel nostro vivaio nel rispetto delle regole, è quello dell’inclusione. Viviamo in una società multietnica più o meno integrata, con persone di origine ed etnia diverse, dove l’integrazione è alla base di tutto. Buba infatti, si è subito integrato benissimo col mister, con la dirigenza e coi compagni di squadra. Finalmente è arrivato il tanto atteso tesseramento, adesso può far vedere le sue qualità in campo».

Una dimostrazione della forte capacità di unire che caratterizza lo sport, nonché un’importante lezione di accoglienza per tutti, in una società sempre più chiusa nel proprio egoismo, acriticamente prevenuta, mediaticamente soggiogata e spesso paralizzata da vane paure. La Pgs Luce mostra come si possa andare oltre questi rigidi stereotipi, puntando su questo giovane acquisto che fa ben sperare sul futuro della squadra.

Cristina Trimarchi

 

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