Incontro tra CISL FP e IPAB Collereale per verificare il rispetto dell’accordo sottoscritto lo scorso 28 febbraio sul pagamento delle spettanze arretrate. “Nonostante sia stata pagata una prima tranche delle spettanze – dichiara Enza Ruggeri, segretaria provinciale della Cisl Funzione Pubblica – purtroppo la situazione finanziaria ed economica del Collereale non è assolutamente tranquilla. Anzi, è inquietante e preoccupante”.
A rendere difficile la situazione è la mancata riscossione dei crediti, soprattutto quelli relativi ai ricoveri degli ospiti per conto dei Padri Rogazionisti che dal 2006 a oggi ammontano a circa 289.000 euro e per i quali non sono bastate le rassicurazioni date da monsignor La Piana nell’incontro con alcuni lavoratori.
“Come il Collereale – continua Enza Ruggeri – anche altre II.PP.AA.B. di Messina e provincial vivono un grave disagio economico, sociale e occupazionale. Il riferimento è alla Società Asili di Infanzia, allo Sciacca Baratta, allo Scandurra Runiti, alla Casa Famiglia, al Bonomo-Munafò. Gli stipendi non vengono erogati da diversi mesi e, in alcuni casi, da oltre 20 mesi”.
La Cisl Fp contesta una poco oculata gestione degli Enti che, insieme alla mancanza di finanziamenti regionali ridotti nel corso degli anni drasticamente, ha portato a uno stato di grave sofferenza.
“Bisogna invertire la rotta – sottolinea la segretaria della Cisl Fp – valorizzando le professionalità che continuano a operare con anziani, minori e portatori di handicap. Abbiamo rappresentato tutte le problematiche lo scorso 21 febbraio anche al Prefetto chiedendo di aprire una necessaria interlocuzione con il presidente Crocetta per un intervento che sia finalmente risolutivo. Tutto, però, tace e continuiamo ad attendere risposte”.
Il sindacato ricorda come le II.PP.A.B per la loro storia, per le loro funzioni istituzionali, per i servizi essenziali che erogano, abbiano un ruolo fondamentale nel sistema dei servizi sociali. “Sembra che nessuno si accorga del baratro in cui è sprofondata la nostra comunità – commenta Enza Ruggeri – c’è una grande emergenza sociale, quella delle gravissime difficoltà economiche e reddituali che sono costrette a vivere quotidianamente le famiglie di questi lavoratori”.
La CISL di Messina già nel 2010 ha presentato il monitoraggio di tutti gli istituti di Beneficenza della provincia di Messina, trasmettendolo a tutti gli organi istituzionali regionali e provinciali
“La Regione – conclude la Ruggeri – deve necessariamente dare vita a una legge di riordino ipotizzando anche la riconversione delle attività e una sinergia vera con le Istituzioni, in primo luogo i Distretti Socio-Sanitari che, come previsto dalla legge 328, riconoscono alle II.PP.AA.B. un ruolo sociale e assistenziale per dare risposte alle collettività, ma anche la possibilità di fruire per fini istituzionali anche il vasto patrimonio immobiliare che viene artificiosamente disconosciuto o sottaciuto ed utilizzato per altri fini a volte neanche nobili. Purtroppo, pur senza compensi, restano in vita Consigli di Amministrazione che sono espressione della politica o opportunità di dare ruolo a coloro che in politica sono stati poco fortunati”.