Nota ripresa dalla pagina ufficiale del Sindaco di Messina Cateno De Luca: Non voglio chiudere il 2020 preannunciando azione legali! Invito i colleghi della stampa, testate on Line, agenzie di stampa e siti di informazione che hanno dato risalto all’odierno articolo della gazzetta del sud a firma di Nuccio Anselmo che accosta capziosamente e maliziosamente la mia persona all’inchiesta sui presunti brogli elettorali per le elezioni regionali di novembre 2017, che la stessa gazzetta del sud ha rettificato tale accostamento per come, tra l’altro riportato dal seguente lancio ANSA:
“Regionali Sicilia,sindaco Messina ‘estraneo indagine brogli’
(V. ‘Regionali Sicilia, 14 persone…’ delle 08.56)
31 Dicembre , 14:07
(ANSA) – MESSINA, 31 DIC – “Mi trovo costretto a precisare che le vicende giudiziarie apparse stamani sulla stampa e che mi accostano a presunti brogli elettorali non sono vere e non riguardano la mia persona. Fatti, tra l’altro, che non sono connessi all’interrogatorio che ho sostenuto lo scorso 29 dicembre in Procura, che riguardava una nomina fatta da me all’Amam per una presunta violazione della parità di genere. E’ grave che questo episodio venga accostato a brogli elettorali avvenuti durante le ultime elezioni regionali”. Lo dice il sindaco di Messina, Cateno De Luca. Sulla vicenda fa alcune precisazioni anche l’avvocato Carlo Taormina legale di De Luca che spiega: “Il sindaco è accusato solo di aver, il 27 luglio 2018, scelto i componenti del consiglio di amministrazione dell’Amam senza rispettare il principio delle ‘quote rosa’ per il quale era necessario nominare almeno una donna, in particolare nominando un componente in sostituzione di un componente di genere femminile individuato nel rispetto del principio della parità di genere e cioè dell’architetta Bonasera. La documentazione prodotta ed acquisita dalla magistratura inquirente ha dimostrato che l’architetta Bonasera aveva presentato domanda solo l’anno successivo, quando fu effettivamente nominata dal sindaco nel nuovo consiglio di amministrazione Amam, ricostituitosi dopo il suo scioglimento. La diversa opinione della procura di Messina è stata determinata dalla falsificazione di un atto pubblico”. (ANSA).