Nota diffusa in serata dal Sindaco di Messina Cateno De Luca: <<“C’era una volta una città dove il Sindaco strillava di brutto contro le malefatte del capo dell’Azienda Sanitaria, per le quali le persone che si ammalavano di una bruttissima malattia chiamata Covid restavano chiuse per mesi in casa, sommerse dai propri rifiuti, senza che nessuno si curasse di loro.
Il Sindaco ne diceva di tutti i colori, ma stranamente nessuno interveniva.
Perchè uno stregone cattivo aveva fatto un incantesimo che impediva a tutti di poterlo fare… spontaneamente.
L’incantesimo si sarebbe sciolto solo alla mezzanotte del 4 febbraio.
Nessuno poteva farci niente prima, nemmeno i gendarmi ed i loro capi…”
Volete sapere come è andata a finire? Allora continuate a leggere…
La mezzanotte è un’ora fatidica. E in un certo senso lo è stata anche quella del 4 febbraio scorso. Come nelle più belle favole, tanti la attendevano per vedere se davvero si spezzasse l’incantesimo che impediva ad alcuni di essere “spontanei”.
Scoccata l’ora fatidica, ogni nodo si è sciolto. Così Paolo La Paglia si è potuto spontaneamente presentare in Procura per rendere dichiarazioni su fatti e misfatti di cui – grazie alle mie esternazioni e denunzie pubbliche – sono piene le pagine dei giornali e quelle dei social media da almeno due mesi!
E sempre in maniera spontanea, oltre che chiara, la Dott.ssa Furnari – neo Commissaria antiCovid – in una intervista andata in onda ieri sera su RTP ha raccontato del disastro organizzativo trovato al suo arrivo all’ASP a metà dicembre: “dati sui contagi scritti a penna su fogli Excel; positivi che finita la quarantena venivano lasciati a casa per oltre un mese senza comunicazioni; laboratori di analisi ingolfati da tamponi per mancanza di personale…”.
Che è bello quando si dice la verità in maniera spontanea!
E che sollievo constatare che alla mezzanotte del 4 febbraio si sia rotto davvero quel terribile incantesimo che impediva la spontaneità.
Ora la “polverina magica” che restituisce la spontaneità a chi l’ha momentaneamente smarrita dovrebbe volare fino a Palermo, per consentire anche all’Assessore Razza di fare un bel gesto… spontaneo.
Ci sarà questo lieto fine? O lo stregone cattivo troverà qualche altro modo per rendere i protagonisti di questa storia – chiusi nei loro “palazzi incantati” – di nuovo ciechi, sordi, muti e… per niente spontanei?
Lo scopriremo nel prossimo capitolo.>>