Nota del Sindaco De Luca sul “Baratto amministrativo”: << Abbiamo affrontato insieme al Segretario Generale dott.ssa Rossana Carrubba, all’Assessore Musolino e all’esperto dott. Federico Basile il merito della strategia che intendiamo attuare per la riduzione dei crediti maturati nei confronti dei soggetti che si trovano in condizioni economiche disagiate e della integrazione delle misure sociali (borse di lavoro) con quelle di riduzione del debito dei soggetti percettori di queste misure.
In sostanza quello che vogliamo verificare proponendo un apposito quesito alla Corte dei Conti è se, ed in quale misura, il Comune possa recuperare i propri crediti nei confronti dei soggetti che non hanno un reddito (e che per tale ragione, al netto di eventuali esenzioni, hanno accumulato un debito per il mancato pagamento dei tributi comunali) trattenendo parte delle somme che questi soggetti potrebbero ricevere dal Comune a titolo di borse lavoro o altre misure di assistenza sociale.
Una tale misura consentirebbe al Comune non solo di evitare un ulteriore indebitamento da parte di questi soggetti, ma anche di recuperare i crediti dei precedenti esercizi, che non possono essere estinti con il ricorso al baratto amministrativo che riguarda solo i tributi futuri.
Una ulteriore misura che di certo introdurremo, uniformandoci alle nuove disposizioni in materia, è quella che prevede che chiunque vanta un rapporto con il Comune di Messina dovrà essere in regola con i tributi locali, attribuendo espressamente il potere al Comune di trattenere sulle somme da erogare la parte necessaria ad estinguere i debiti dovuti per il mancato pagamento dei tributi comunali. Perciò sia il dipendente del Comune che il consigliere comunale o di circoscrizione riceveranno una trattenuta nella loro busta paga (o nella indennità erogata) fino alla estinzione delle somme dovute.
Infine, come già attuato dal Dipartimento Servizi alle Imprese, verrà pretesa da tutti la regolarità contributiva locale, per cui non verranno rilasciate autorizzazioni, licenze, permessi o altri provvedimenti a soggetti che non risulteranno in regola con i tributi locali.
Queste sono misure concrete e di immediata attuazione che consentiranno di debellare la piaga sociale della evasione fiscale e tributaria, che talvolta è dovuta a condizioni di disagio economico, ma in molte altre occasioni è causata da una totale strafottenza verso il
proprio dovere di cittadino, che è quello di concorrere alla spesa pubblica in misura proporzionale alle proprie risorse.>>