Il sindaco di Messina, Renato Accorinti, recatosi oggi a Palermo per partecipare alla riunione della commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea Regionale Siciliana, convocata per discutere in merito alla “paventata riduzione dei collegamenti ferroviari diretti da e verso la Sicilia”, si è visto opporre dai commessi dell’Assemblea Regionale il divieto di ingresso perché non indossava la cravatta. “Una decisione – ha dichiarato Accorinti – che lascia davvero sbalorditi. Impedire al rappresentante della terza Città siciliana di entrare all’Assemblea Regionale, per non essersi voluto conformare a regolamenti vetusti, non rispettosi delle libertà individuali, è una decisione che va stigmatizzata e contro la quale bisogna assolutamente reagire“.
Ricordato che in ripetute occasioni nei due anni di sindacatura il sindaco di Messina si è recato all’Assemblea Regionale, mai indossando la cravatta, Accorinti aggiunge: ” Il Parlamento italiano, la Commissione Europea, assemblee di pari lignaggio ricevono esponenti politici, culturali, religiosi, non richiedendo di uniformarsi nel vestiario, oggi invece qualcuno a Palermo ha deciso che il rispetto per le istituzioni passi da un nodo di cravatta.
Una regola – la cravatta prima era obbligatorio solo la giacca – inserita subito dopo la mia presenza a Palazzo Reale, lo scorso 4 dicembre, durante i lavori di una Commissione legislativa, regola voluta dai deputati che evidentemente si occupano di un tema cruciale destinato a cambiare il volto della politica siciliana: le cravatte ! E’ inaccettabile – conclude il sindaco Accorinti – che un organo democratico possa essere disciplinato da regole simili, interpretate con ottusità. Chiedo pertanto, formalmente, all’ARS l’annullamento di simile consuetudine perché lede elementari diritti di libertà individuale di ogni cittadino“.