Il sindaco, Renato Accorinti, ha trasmesso una nota al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, e per conoscenza al direttore generale trasporto marittimo, Enrico Puija, ed all’amministratore delegato Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Michele Mario Elia, in merito al ridimensionamento del servizio di traghettamento ferroviario nello Stretto di Messina. “Il progetto delle Ferrovie dello Stato – scrive Accorinti – che mira a ridimensionare fortemente il trasporto in Sicilia penalizza in modo particolare l’Area dello Stretto. A queste considerazioni sono giunti numerosi rappresentanti istituzionali di Messina e della sua provincia, come della Regione siciliana, e la recente manifestazione svoltasi lo scorso 14 febbraio, è servita a ribadire il sostegno delle forze sociali, di associazioni, movimenti, cittadini alle prese di posizioni contrarie a determinate scelte, più volte già ampiamente manifestate. Desidero ribadire, anche in questa occasione, – continua il sindaco – la contrarietà ad un progetto che riduce ulteriormente i treni passeggeri del cosiddetto servizio universale che invece, anche in armonia con i principi comunitari, debbono garantire la continuità territoriale anche per quella utenza di tipo sociale che utilizza il treno a lunga percorrenza per soddisfare il proprio diritto alla mobilità. Il consiglio regionale dell’ANCI, riunitosi a Messina lo scorso 25 febbraio, ha appoggiato le rivendicazioni di questa Amministrazione comunale, riconoscendo il ruolo strategico dello Stretto nel sistema del trasporto ferroviario nazionale. Insieme all’Anci regionale abbiamo detto un chiaro no a qualsiasi ridimensionamento dell’offerta di treni e navi, sostenendo invece la necessità di urgenti interventi di potenziamento ed ammodernamento del traghettamento ferroviario nello Stretto di Messina. Risulta sempre più necessaria la perequazione infrastrutturale prevista dall’art. 22 della legge 42/2009 in un’area fortemente caratterizzata da una inadeguatezza di infrastrutture e servizi. Il progetto di R.F.I. si pone inoltre nettamente in contrasto con le linee guida del ”Piano Strategico nazionale della portualità e della Logistica” che annovera fra gli obiettivi strategici primari quello di favorire la crescita dei traffici delle merci e delle persone. Il ridimensionamento dell’offerta dedicata al traghettamento dei treni merci a sole sette corse al giorno si pone in contraddizione con le previsioni del Piano stesso, che prevede un consistente innalzamento dell’utilizzo della capacità di trasporto delle merci su ferro. Lo stretto di Messina è considerato un nodo strategico nei corridoi della Rete TEN-T ed il mancato potenziamento di questo snodo comprometterà le opportunità di sviluppo di tutto il territorio, rischiando di condannarlo ad una marginalizzazione irreversibile. Per tutto questo – conclude Renato Accorinti – si ritiene di fondamentale importanza una chiara presa di posizione ed un intervento immediato sul gruppo Ferrovie dello Stato per avviare un confronto di merito sui programmi che interessano il nostro territorio”.