“Alcune mie dichiarazioni rese nella conferenza stampa dell’11 giugno relative al finanziamento della nostra campagna elettorale sono state indebitamente interpretate. Preciso che mi riferivo a proposte di contribuzione in sé legittime e particolarmente generose, non provenienti da partiti o da ambienti politici, che abbiamo ritenuto di non accettare perché siamo convinti che la libertà da ogni forma di condizionamento o sudditanza (politica, economica o anche semplicemente psicologica) sia, per chi si candida ad amministrare la città, la prima garanzia da offrire ai cittadini.
A governare la città devono essere, a viso aperto, il Sindaco, gli Assessori e i collaboratori civici che li affiancheranno, non “eminenze”, “padri putativi” o referenti (politici e non) più o meno nascosti. Vogliamo garantire la città e la sua struttura amministrativa da ogni forma di “occupazione” da parte della politica, dei partiti o dei gruppi di interesse. Gli spazi del governo cittadino devono essere condotti da uomini liberi per assicurare nei fatti una politica che sia: FAVORI PER NESSUNO, DIRITTI PER TUTTI”.