Presente l’assessore alla Cultura, Federico Alagna, sono state illustrate stamani a Palazzo Zanca le iniziative promosse per la Settimana Santa dalla Confraternita SS. Crocifisso, in collaborazione con il Comune di Messina, l’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela e l’Arciconfraternita degli Azzurri e della Pace dei Bianchi. Il programma degli eventi è stato presentato dal governatore della Confraternita S.S. Crocifisso, Giacomo Sorrenti, e dal vice, Nino Di Bernardo. “Per me è il secondo anno – ha dichiarato l’assessore Alagna – che partecipo e vengo coinvolto nell’organizzazione di questa manifestazione religiosa, che per storia, numeri e tradizione è seconda soltanto alla processione della Vara. Le Barette, legate al patrimonio storico e culturale della città, rappresentano tra le iniziative pasquali un particolare momento per unire la comunità nel segno della fede e della devozione. Come Amministrazione esprimiamo il nostro ringraziamento alle Confraternite e a quanti hanno preso parte all’organizzazione della Settimana Santa. Auspichiamo infine che questo evento, testimonianza di un culto ancora attivo e largamente partecipato, sia un’occasione di interesse turistico e di attrazione anche per i visitatori presenti in città”. Gli appuntamenti, che si svolgeranno nell’Oratorio della Pace dei Bianchi o Chiesa delle Barette, di via XXIV Maggio, prevedono domani, giovedì 29, alle ore 21, la celebrazione eucaristica “In Coena Domini”, officiata da Mons. Giuseppe La Speme, delegato arcivescovile per la Basilica Cattedrale e assistente della Confraternita SS. Crocifisso, ed il rito della “lavanda dei piedi” a dodici confrati, animato dai canti della “La Corale delle Vittorie”. A seguire, dalle 22.30 alle 24, l’adorazione eucaristica comunitaria e personale. Venerdì 30, alle 17.15, si terrà un momento di preghiera con i portatori delle Barette; seguito alle 17.30, dall’avvio della secolare processione delle Barette, presieduta dall’arcivescovo S.E. Mons. Giovanni Accolla, insieme al Capitolo Protometropolitano della Basilica Cattedrale, al Seminario Arcivescovile, ai presbiteri e diaconi, alla presenza del sindaco, Renato Accorinti, delle autorità civili, e delle Confraternite ed aggregazioni laicali cittadine. Il percorso della via Crucis, con partenza dalla chiesa Oratorio della Pace, si snoderà lungo le vie XXIV Maggio, E. Martinez, corso Cavour, piazza Antonello, Tommaso Cannizzaro, Garibaldi, I Settembre e piazza Duomo, dove è prevista la sosta per un breve momento di preghiera con l’Arcivescovo, per poi proseguire lungo le vie Oratorio, S. Francesco (a ‘nchianata di Varetti), XXIV Maggio, e rientro in chiesa, seguito dalla consueta distribuzione dei pani di cena ai portatori. Sarà possibile visitare la “Chiesa delle Barette”, oggi, mercoledì 28, dalle 17 alle 20; domani, giovedì 29, dalle 9.30 alle 13, e dalle 16 alle 24; e venerdì 30, dalle 9.30 alle 13. Per le visite guidate, formate da gruppi di minimo 15 persone, è necessario prenotare tramite il call center ai recapiti 0902135672-3701270545 oppure attraverso i contatti www.confraternitasscrocifisso.it.
STORIA
Le origini della processione si fanno risalire al XV secolo, periodo della presenza spagnola a Messina, e sin dalla sua prima apparizione fu considerata la più importante manifestazione religiosa pasquale a Messina. Il termine Barette trova riferimento nelle origini del corteo religioso, poiché erano portati a spalla un’immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altre piccole bare. Fu nel 1610 che la Confraternita dei Bianchi deliberò di promuovere una processione con statue rievocative la Passione di Cristo. Essa si svolgeva nella notte del Giovedì Santo, alle “due ore di notte”, le 21 attuali, e venivano portate in processione una statua dell’Addolorata, una grande croce seguita da cinque bare rappresentanti i misteri dolorosi, un feretro di cristallo con un Cristo morto e la bara della Santa Spina portata a spalla dai padri Domenicani. Il terribile terremoto del 1783 impose una sosta sino al 1793, quando venne ripresa con notevoli sacrifici. Nel 1801 la processione venne spostata al Venerdì Santo e negli anni successivi si arricchì di nuove Barette, come la Caduta e l’Ultima Cena. Nuovamente un terremoto (nel 1908) interruppe la Processione per quattordici anni e ne distrusse alcuni gruppi statuari. Ripresa nel 1923, venne nuovamente interrotta nel 1940, a causa della guerra. I gruppi statuari ospitati nella chiesa del SS. Salvatore, vennero restaurati e la Pasqua del ’45 sancì la ripresa della processione con un percorso che toccava via Porta Imperiale e via N. Bixio. Nel 1950, dopo una permanenza biennale nella chiesa di S. Caterina Valverde, le Barette vennero sistemate nel Nuovo Oratorio della Pace, l’odierna sede, da dove ogni anno si avvia la processione. Frattanto con gli anni la Confraternita dei Bianchi, fusasi nel 1971 con quella di S. Basilio degli Azzurri, non poté più far fronte all’organizzazione della Processione. A tale evenienza risposero prontamente i Battitori. Costoro, eredi degli antichi custodi, avevano il compito di reclutare i portatori e guidare i fercoli durante la Processione; fu costituito un Comitato che fece restaurare i gruppi danneggiati dall’incuria e anno dopo anno cercò di riportare la Processione agli antichi canoni. Dal 1994 al Comitato Battitori subentrò nell’organizzazione della Processione la Confraternita SS. Crocifisso.