«Benissimo le visite mediche ai lavoratori della Polizia Municipale ma lo si faccia con minuziosità, con esami adeguati, specifici ed approfonditi individuando preventivamente, con il documento di valutazione dei rischi, ogni singolo fattore perché i controlli e l’adozione di adeguati piani di prevenzione e sicurezza devono intendersi a reale tutela dei lavoratori e non solo per scovare pseudo fannulloni e fancazzisti». Ad affermarlo è il coordinamento aziendale della Cisl Funzione Pubblica di Messina dopo l’annuncio, da parte del sindaco Cateno De Luca, dell’avvio della “rivoluzione nel Corpo di Polizia Municipale”.
«Proprio quello che chiediamo da anni, quando la dotazione organica era di gran lunga più sostanziosa. Le visite mediche, che serviranno ad accertare l’idoneità alle mansioni svolte e le eventuali limitazioni funzionali dei dipendenti, rappresentano una garanzia per tutti i lavoratori del Comune con particolare riferimento per quelli che sono esposti a maggiori rischi e fra questi, a buon titolo, i lavoratori della Polizia Municipale».
La Cisl Fp ricorda come le statistiche raccontino di una ridotta aspettativa di vita degli operatori di Polizia Municipale di ben sette anni rispetto alla media nazionale; di come le patologie oncologiche, cardiache, osteo/articolari trovino terreno più fertile proprio fra i lavoratori di questa vilipesa categoria; e come sono statisticamente rilevanti le morti di agenti in servizio o da poco andati in quiescenza e preoccupante il numero di coloro ancora in forza al Corpo affetti da gravissime patologie.
«Si proceda con celerità e senza indugio – esorta quindi la Cisl Fp – e si presentino formalmente i numeri sul servizio visto che dai fogli di presenza giornalieri si può facilmente evidenziare come le unità adibite a servizio interno non corrispondono al rilevante conteggio presentato».
Per il sindacato, quindi, il dato numerico va approfondito perché appare palese che gran parte di quelli che vengono considerati erroneamente “inidonei ai servizi esterni” di fatto li espletano magari con qualche limitazione come, per esempio, la prolungata postazione eretta, e per la quale vengono proficuamente impegnati in attività esterne di tutela del territorio, polizia annonaria, informazioni e accertamenti, tutte attività di Istituto necessarie al funzionamento di una struttura complessa qual è il Corpo della Polizia Municipale.
«Ma – conclude il Coordinamento aziendale – anche con spirito costruttivo, chiediamo che i processi riorganizzativi del Corpo, necessari ed urgenti, vengano adottati con la più ampia condivisione possibile, secondo le regole contrattuali e con il necessario buon senso. E che il sindaco e l’Assessore alla Polizia Municipale ci convochino al più presto seguendo lo schema del Salva Messina».