I finanzieri della Compagnia di Taormina, al termine di una significativa attività investigativa, hanno smascherato un’associazione a delinquere dedita alla commissione di truffe in danno delle compagnie assicurative simulando sinistri inesistenti e, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Messina, dott.ssa Maria T. Arena, con il supporto dei colleghi del Comando Provinciale di Messina , nella mattinata odierna hanno eseguito nr. 11 ordinanze di custodia cautelare (di cui 2 in carcere), sequestri di 11 immobili, 18 veicoli e rapporti bancari.
Le indagini, avviate nella primavera del 2013 e coordinate dal Sost. Procuratore DDA presso il Tribunale di Messina, dott.ssa Liliana Todaro, hanno permesso di delineare la struttura associativa e identificarne i partecipi.
Significativo per il buon esito dell’attività il sequestro di documentazione relativa a centinaia di sinistri simulati che, “incrociata” con quella ufficiale delle compagnie assicurative e dei presidi ospedalieri interessati ha permesso di rilevare come l’associazione criminale precostituisse elementi di prova relativi ai sinistri “fasulli” anche grazie alla connivenza di professionisti dei settori medico e legale.
Di particolare rilevanza era la posizione di un medico di servizio al Pronto Soccorso dell’ospedale di Taormina, il quale a fronte del rilascio di certificati falsi riceveva o accettava la promessa di somme di denaro.
Le indagini permettevano di ricostruire i sinistri attenzionati, di ricostruire il vincolo associativo tra oltre dieci persone e di appurare come tale consorteria criminale, facendo uso di un variegato numero di soggetti aventi il ruolo di “attori” nei sinistri simulati, fosse riuscita ad ottenere importanti risarcimenti dalle ignare compagnie di assicurazione.
Ciò posto, accogliendo le richieste avanzate dalla Procura, il G.I.P. del Tribunale di Messina, disponeva:
l’applicazione di nr. 02 misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di M. S. cinquantatreenne di Giardini Naxos (ME) e P. L., cinquantaseienne di Giarre (CT), nr. 09 misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti residenti nella provincia sud di Messina e nord di Catania tra i quali un medico in servizio al P.S. dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina;
sequestro preventivo ex art. 321 e 12 sexies D.L. 306/1992 (c.d. per “sproporzione”) nei confronti di 11 unità immobiliari, nonché veicoli e depositi bancari riconducibili agli indagati.