Riceviamo e pubblichiamo: “Dire che i problemi della città dipendono soltanto da questa Amministrazione è ingeneroso, affermare che se fosse per l’amministrazione saremmo tutti costretti ad emigrare è più che corretto, soprattutto analizzando in dettaglio quello che è stato in questi ultimi tre anni e quello che potrebbe diventare dopo altri tre anni (fortunatamente saranno al massimo due) di questa scellerata gestione verso il basso. Ma è anche giusto affermare che non sono i soli detentori della disfatta locale, bisogna dire le cose come stanno. Proviamo a leggere meglio le logiche del sistema.
Se mi avessero detto che la Triplice e tutta la politica messinese avrebbero bocciato questa Amministrazione e che la stessa Amministrazione avrebbe continuato a proferire segni di salute, rimanendo seduta nelle comode sedie dentro i palazzi, avrei risposto che per me sarebbe stata fantapolitica ed invece è così, i Sindacati e la deputazione locale manifestano tutta la loro inqualificabile ed inconsistente forza rappresentativa.
Questo è dovuto, probabilmente, al fatto che da tempo gli interessi di quest’ultimi sono stati distanti e disgiunti da quelli degli stessi rappresentati, insomma, dopo l’incarico il nulla cosmico.
Noi della Federazione Nuova Destra, lo diciamo da tempo, il sistema è consolidato ed è la stessa logica legislativa che gli consente di riproporsi indisturbati e trovare sempre un posto dove sedersi, una rappresentanza da detenere ed un tesoretto da gestire.
Certo, i Sindacati sono i rappresentanti dei lavoratori, ma in un città in cui il lavoro si perde, con cadenza irrefrenabile, non ho visto nessuno sfilare sotto le sedi dei partiti o fischiare gli Onorevoli di questa città, durante gli innumerevoli comizi. Quindi sarà una tregua o una gemellata? Sia nel primo che nell’altro caso è grave, denota uno stato d’appagamento degli obbiettivi raggiunti, che non mi pare possano soddisfare alla gente comune, i disoccupato, gli sfruttati o chi il lavoro lo ha perso.
Ecco perché, in maniera forse atipica, sarebbe più giusto che a chiudere ogni opportunità di continuità politica ed amministrativa fossero i cittadini, scendendo in piazza e dimostrando al mondo intero tutta la propria indignazione, non riguardo le persone che rappresentano le istituzioni, ma contro il sistema che ha generato veri mostri.
Questo è il passaggio necessario, non la gente che si trasforma in componente politica e gestionale, ma che, attraverso un intelligente rivoluzione culturale, rompe quel processo, quella continuità politica, che altrimenti, come è avvenuto con l’uomo No Ponte, funge, attraverso l’incompetenza e la presunzione delle proprie idee colorate, da alimentatore delle logiche passate e determina un vuoto rappresentativo ed uno sfascio anche di quello che rimane.
In questa logica è una nuova e preparata classe dirigente che deve imporre il cambiamento, non importa se di Destra, di Sinistra o di Centro, quello che importa è che esistano le contrapposizioni, in quanto determinano lo stato democratico della politica, e che vengano rispettate da tutte le parti concorrenti le logiche del bene comune. Senza quest’ultime prevarranno soltanto le incompiute e si continuerà a fare e disfare le Governance.
AmiAmo Messina, smettiamo di dividerci sui programmi e progetti necessari e facciamo in modo di spostare la rivalità sulla capacità di chi dovrà amministrare o rappresentare la politica, ne vale del futuro dei nostri figli.
E’ sulla base di quanto espresso che consiglio al Primo Cittadino di tirare i remi in barca ed alla città di difendere la dignità di questa terra.”
Federazione Nuova Destra – Il Portavoce – Franco Tiano