L’assessora all’Agricoltura, Artigianato e Commercio, Patrizia Panarello, a seguito dell’approvazione di mercoledì 9, del regolamento che istituisce il marchio DE.CO., ha voluto ringraziare il Consiglio comunale che: “mostrando sensibilità e interesse per questa iniziativa, ha partecipato attivamente al miglioramento del Regolamento stesso e lo ha approvato all’unanimità”. L’assessora ha inoltre evidenziato che: “De.CO. è un marchio di Denominazione Comunale per la tutela e la valorizzazione dei prodotti tipici, tradizionali, dell’artigianato e culturali legati al territorio messinese come ad esempio la focaccia, la granita “mezza con panna”, la festa “u pagghiaru”, ecc… Tale marchio, che si ispira alla scuola di Gino Veronelli, rappresenta uno strumento di promozione dell’immagine e dell’identità della città di Messina, certificando il luogo di “nascita” di un determinato prodotto. Il marchio “DE.CO” è dunque un’attestazione di localizzazione geografica ed equivale al “Made in Messina”. I prodotti commerciali e culturali opportunamente selezionati da una commissione formata da 9 membri, tra cui vi saranno anche esperti delle confederazioni artigiane e del commercio designati dalla CCIAA di Messina e dalle associazioni di categoria firmatari del C.C.N.L sezione commercio e cultura, verranno iscritti nel Registro comunale che verrà appositamente istituito e avranno impresso un logo che graficamente sarà un simbolo identificativo della città di Messina. Nel registro suddiviso per categoria (Sez.A: DE.CO. Commerciale – Sez. B: DE.CO. Culturale) saranno inseriti oltre i prodotti DE.CO. anche gli operatori economici, ovvero le imprese agricole, artigianali e commerciali, nonché gli enti e le associazioni che svolgono attività inerenti la produzione e commercializzazione dei prodotti DE.CO. L’iscrizione potrà essere concessa anche ad operatori a carattere industriale che operano in conformità al suddetto regolamento. Ogni prodotto avrà una scheda identificativa e/o un disciplinare di produzione che, nel caso dei prodotti trasformati e delle preparazioni gastronomiche, indicherà se esistono varianti legate alla tradizione o se uno o più ingredienti devono essere originari del territorio comunale oppure regionale. Verrà altresì istituito un Albo – ha concluso l’assessora – in cui raccogliere tutte le manifestazioni, sagre e iniziative culturali che sono meritevoli di particolare attenzione e che hanno luogo nel territorio comunale da almeno cinque anni”.