Nota di Guido Signorino, Vicesindaco e Assessore alle Politiche Finanziarie Comune di Messina, sulla delibera di rinegoziazione dei mutui: <<Possiamo dire di avercela fatta. Alle 15,00 di ieri (venerdì 12 giugno), Filippo Marabello della Ragioneria ha consegnato alla sede centrale di Cassa Depositi e Prestiti l’originale dei documenti per l’adesione alla rinegoziazione dei mutui. Dopo il tour de force che ha condotto all’approvazione della delibera di Consiglio nella tarda serata di venerdì 11 (troppo tardi per completare le necessarie ulteriori operazioni amministrative), gli uffici hanno lavorato “al minuto secondo”, coordinandosi col tesoriere, per redigere le 27 deleghe di pagamento, notificarle alla banca, riceverle vistate e stilare la determina dirigenziale. Il tutto in tempo per prendere il volo per Roma delle 12,10 da Reggio Calabria. Ringrazio in particolare i dipendenti dell’ufficio mutui e i collaboratori della Ragioneria per l’impegno profuso per consentire il rispetto dei termini di scadenza.
Credo che abbiamo fatto tutti (politica, amministrazione, burocrazia) un buon lavoro nell’interesse della città. Con questa opportunità Messina potrà ottenere risparmi sui bilanci annuali da oggi fino al 2035 per poco più di 20 milioni di Euro, destinandoli a operazioni di investimento o al supporto ai servizi per i cittadini. L’allungamento delle scadenze che spalma ratei di importi inferiori a quelli attuali anche nel periodo 2035-2044 provoca maggiori oneri per 37 milioni, ma il valore attuale dei “risparmi” supera il valore attuale dei “maggiori oneri” per oltre 2 milioni di euro. Inoltre, un utilizzo corretto delle economie annualmente ottenute potrà consentire al Comune di programmare investimenti per lo sviluppo della città.
Per il 2015 il Comune potrà risparmiare oltre 1,7 milioni di Euro, che si tradurranno a seguito del loro utilizzo in riduzioni della pressione tributaria (attuale e in prospettiva) e ulteriori economie strutturali (riduzione dei fitti passivi pagati per le scuole). La delibera proposta dall’amministrazione e approvata dal Consiglio destina infatti 130.000,00 Euro alla ristrutturazione della scuola Giovanni XXIII, con l’obiettivo di trasferire in quei locali le attività attualmente svolte nei locali “ex SITAT” (Z.I.R.), risparmiando a partire dal prossimo anno oltre 325.000 Euro di fitti passivi (potenziando così il raggiungimento di una delle misure previste nel piano di riequilibrio). Un secondo importante investimento sostenuto con le economie della rinegoziazione è il cofinanziamento del progetto della raccolta differenziata “porta a porta” per 60.000 messinesi. Questo progetto consente di ottenere il cofinanziamento regionale sui fondi europei per circa 3,5 milioni senza gravare sulla TARI che, rispetto allo scorso anno, potrà ridursi di circa 2 milioni (un risparmio per i messinesi); inoltre, considerando anche interventi già avviati in cinque villaggi e il finanziamento del COMIECO, a fine anno, oltre il 30% della popolazione sarà raggiunto dal servizio porta a porta, con un notevole risparmio a partire dal 2016 sul costo del servizio e (per conseguenza) una ulteriore, più significativa, riduzione della TARI. La destinazione della rimanente cifra (oltre 660.000 Euro) verrà determinata dall’amministrazione e dal Consiglio nella predisposizione del bilancio di previsione.
Ancora una volta abbiamo la prova che, indipendentemente da uno schema “maggioranza-opposizione” che non può adattarsi all’attuale realtà messinese (perde tempo chi rincorre logiche inapplicabili al contesto politico, istituzionale e di azione amministrativa determinatosi dal giugno 2013), il Comune ottiene buoni e giusti risultati quando, superando conflittualità o strategie, individua obiettivi concreti di interesse della città e dei cittadini e si concentra sul loro raggiungimento. In questo senso la faticosa ma costruttiva dinamica determinatasi in occasione di questa delibera è di buon auspicio, in vista dei complessi ma importantissimi provvedimenti che le prossime settimane e i prossimi mesi ci riservano: dai bilanci all’avvio del riordino delle partecipate. È così che dobbiamo continuare a operare, amministrazione e consiglio – ciascuno nella distinzione del proprio ruolo -, col timone puntato sull’obiettivo degli interessi di Messina, per costruire insieme, col contributo di tutti il bene comune, il rilancio della nostra città.>>