Nota del Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Finanziarie Prof. Guido Signorino in merito al “Referto della corte dei conti sul rendiconto 2013”: <<La deliberazione della Corte dei Conti sul rendiconto 2013 esprime valutazioni (ovviamente e per dichiarazione esplicita) limitate a quell’esercizio. Chi, nel leggere il documento, non contestualizza e non coglie il limite temporale sul quale il giudizio è espresso, estendendo i rilievi al presente, compie un errore di prospettiva. Il referto tiene debito conto delle risposte dell’ente, le quali non potevano che dare atto degli elementi di grave criticità riscontrati nel 2013, fornendo al contempo informazioni circa le azioni messe in campo per migliorare il quadro gestionale dell’ente. In altri termini, nessuno intendeva (né intende) ridimensionare le criticità del rendiconto; si sono invece offerte alcune precisazioni di ordine tecnico, evidenziando anche gli sforzi e i progressi compiuti dal Comune nel tempo seguente. Ci sembra che la Corte, nel dare atto di una “piena consapevolezza” dell’ente circa la “conclamata e persistente [al 2013] condizione di gravissima crisi strutturale”, abbia accolto con apertura questa impostazione, definendo le risposte “molto articolate e puntuali” e rilevando che esse “tendono a dare contezza delle iniziative responsabilmente intraprese dall’ente per affrontare i gravissimi fattori di precarietà del bilancio, e dei miglioramenti conseguiti soprattutto nell’esercizio successivo a quello preso in esame”. La Corte tuttavia chiarisce che tale attività “non è, comunque, oggetto del presente controllo” e, “prendendo atto dell’asserzione dell’ente circa l’incipiente miglioramento di taluni indici finanziari”, precisa che “ciò formerà oggetto del controllo finanziario sul rendiconto 2014”. Con ciò intendendo che il giudizio contenuto nella deliberazione è (e deve essere) limitato alla gestione dell’anno 2013 e non può essere esteso ad una valutazione delle attività seguenti e attualmente avviate. La Corte non poteva che stigmatizzare le oggettive criticità del bilancio 2013 delle quali, si riconosce, l’amministrazione ha “piena consapevolezza”. E chi, infatti, più dell’amministrazione insediatasi nel secondo semestre di quell’anno, può essere consapevole di tali criticità? Abbiamo trovato: ritardi plurimensili nei pagamenti alle partecipate, salari arretrati di tre mensilità all’ATM e (meno) a Messinambiente, il blocco degli stipendi ai dipendenti del Comune evitato solo per l’anticipazione di 15 milioni corrisposta dal Ministero dell’Interno nel mese di maggio, ritardi cronici nei pagamenti delle fatture superiori agli obiettivi posti ai Comuni, sforamento del patto di stabilità, blocco di ogni assunzione per deficitarietà strutturale, un piano di riequilibrio palesemente insostenibile. È quello che il sindaco Accorinti ha definito “Hiroshima dopo la bomba”. In queste condizioni, appena insediati, siamo riusciti nello stesso 2013 a riallineare progressivamente le mensilità delle partecipate, garantire senza intoppi gli stipendi ai dipendenti del Comune, corrispondere loro il salario accessorio 2012, pagare – pur con ritardo – i fornitori, assorbire nel bilancio 2013 transazioni risalenti al 2006-07 ma mai onorate per mancanza di finanziamento, sostenere l’avvio del rilancio dei servizi pubblici locali, garantire il rispetto del patto di stabilità, rifondare il piano di riequilibrio. Risultati non scontati. Insomma, con notevole fatica, abbiamo avviato la ricostruzione postbellica. Ma sei mesi dopo il 25 aprile 1945 (e per un certo tempo ancora), le città devastate dalla guerra non potevano essere già ricostruite. Il rendiconto 2014 (oggi in approvazione in Giunta) darà evidenza che il percorso di risanamento è stato decisamente intrapreso, e i prossimi passaggi sulle società partecipate costituiscono di tale percorso uno snodo decisivo. Naturalmente si tratta di un percorso impegnativo che impone l’adozione di adeguate misure correttive. C’è molto lavoro da fare (anche nel campo organizzativo), ma i progressi già in atto, anche in relazione alla tenuta strutturale del piano di riequilibrio (progressi di cui si darà conto in breve tempo), sono a nostro avviso pienamente incoraggianti.>>