greco accorintiL’On. Marcello Greco scrive una lettera aperta al Sindaco Accorinti e la rende pubblica tramite il proprio profilo facebook: “Caro Renato, io ti stimo, ti voglio bene e so che sei una persona per bene, ma consentimi di invitarti a revocare le delibere sull’isola pedonale e sulla Tares. So perfettamente che la tassa sui rifiuti che hai scelto di adottare insieme al Consiglio comunale, è figlia di una cattiva gestione del passato che hai ereditato e di cui non hai alcuna colpa. Mi rendo conto che non ci sono più i contributi statali e regionali di un tempo, ma non limitarti ad un mero calcolo matematico. In politica non sempre 2+2 fa 4. Devi fare i conti anche con le tasche dei cittadini che non possono più scontare le colpe di chi ha governato in modo piratesco, dilapidando fondi pubblici senza investire sulla città.

I cittadini adesso, prima di pagare, vorrebbero che la politica tagliasse i costi superflui ed i benefit di coloro i quali godono di posizioni di assoluto privilegio. E’ ciò che devi fare, seguendo l’esempio di altri Comuni che hanno deciso di rimanere con il vecchio regime di tassazione. Per fare cassa, cerca piuttosto di recuperare i ventisettemila evasori.

In merito all’isola pedonale, penso tu abbia seguito un ideale bellissimo, ma poco applicabile nei termini da te adottati. Non si può “affossare” una già asfittica economia cittadina, pensando di fare respirare “aria pura” in via dei Mille, o in altre vie del centro, facendo finta di non sapere che lo smog di via La Farina o del “quadrilatero” intorno all’Area pedonale, non si sposti altrove. Per far respirare l’aria pura ai messinesi invitali ad andare sui nostri bellissimi monti Peloritani ed organizza iniziative in tal senso. Riguardo la zona commerciale, avrei aperto la città a tutti senza blocchi stradali eliminando la ZTL.

Renato, sei una brava persona ma il tuo aiuto alla città deve essere condiviso e non deve trasformarsi in umiliazione per l’intera collettività. Rifletti e agisci. Rimanendo a tua disposizione, con affetto Marcello.”

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