Arriva ad un importante traguardo il lavoro d’indagine della locale Squadra Mobile che ha permesso oggi di far luce su un radicato giro d’usura nel messinese.
Ad essere raggiunti dalla misura cautelare degli arresti domiciliari sono due uomini e due donne, tutti residenti a Messina, i cui “affari” sono da tempo monitorati dalla Polizia.
Sono C., nato ad Acireale (Ct) il 10/09/1957; C. Teresa, nata a Messina il 18/12/1957, S. Salvatore, nato a Messina il 20/02/1967 e A. Francesca, nata a Messina il 18/11/1932.
Le intercettazioni ambientali ed il prezioso aiuto delle vittime hanno reso evidenti il modus operandi sui prestiti erogati a persone in difficoltà economiche per somme di denaro che oscillavano tra i 500 e i 3000 euro.
Importi iniziali che lievitavano in pochissimo tempo fino a raggiungere somme ben più importanti con interessi usurai che variavano dal 48,67% fino al 470,97%.
Chi, credendo di risolvere una difficoltà temporanea, si rivolgeva al giro di strozzini, si ritrovava in una spirale infinita caratterizzata da continui pagamenti che avevano luogo presso le attività commerciali delle vittime e persino in strada.
Stratagemma comune era quello di far credere che il debito non fosse stato contratto con la persona a cui la vittima si era rivolta ma a terzi con i quali il fittizio intermediario si era esposto in prima persona a garanzia del debito.
Assenza di accordi scritti, pagamenti in contanti e concessione di nuovi prestiti in costanza del pagamento dei precedenti, modalità tipiche delle relazioni usuraie, hanno caratterizzato per anni l’operato dei quattro agli arresti domiciliari.
A seguito dell’ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di Messina, dott.ssa Monica Marino, su richiesta del Sostituto Procuratore dott.ssa Alessia Giorgianni, gli arrestati dovranno rispondere di usura e favoreggiamento in concorso.