Situazione igienico-sanitaria, sicurezza dei locali degli uffici del Palazzo di Giustizia, nuovi immobili da adibire a sede degli uffici giudiziari, ampliamento dei locali destinati alla Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanzia, sistemazione parcheggio autovetture di servizio del cortile interno, attivazione del servizio identificazione chiamante. E naturalmente il nodo centrale, ovvero l’individuazione del secondo Palazzo di Giustizia. Sono stati questi gli argomenti al centro dell’incontro tenutosi in mattinata presso la Commissione Manutenzione della Corte di Appello alla presenza di magistrati, funzionari del Comune (ma assente ancora una volta il rappresentante politico) e con la partecipazione delle Organizzazioni Sindacali.
Unanime la posizione sulla necessità di realizzare un secondo Palazzo di Giustizia e dall’incontro è emerso come, a seguito dell’interpello fatto dagli Uffici della Corte di Appello tramite l’Ufficio Manutenzioni del Comune, siano state individuate altre due strutture: i locali delle Poste Italiane adiacenti la stazione ferroviaria e i locali ex Ufficio Telecom in corso Cavour.
“Ma – dichiarano Calogero Emanuele Segretario Generale della Cisl Funzione Pubblica e Michele Li Volsi responsabile del settore giustizia – questi potrebbero servire solo per allocare parzialmente e temporaneamente alcuni uffici giudiziari e non risolve il problema complessivamente. Le condizioni strutturali della Giustizia messinese sono inadeguate: impiegati, operatori, giudici, cancellieri e avvocati lavorano quotidianamente in situazioni di precarietà in uffici sparsi in almeno 7-8 siti. Bisogna decidere e fare presto per non mettere a rischio i 14 milioni disponibili, appetiti bili da altre regioni e nel contempo sgravare il Comune di una ingente somma per fitti passivi che si aggira intorno a 2 milioni di euro annui”.
La Cisl Fp ritiene sia necessaria un confronto decisivo per scelte importanti che devono essere condivise e frutto di programmazione, con elementi di certezza rispetto alle strutture e alle risorse disponibili, per evitare errori e scelte sbagliate.
“C’è bisogno di grande senso di responsabilità e maturità da parte di tutti senza egoismi e condizionamenti e senza arroccarsi a posizioni predeterminate – concludono Emanuele e Li Volsi – servono posizioni unitarie e univoche per una decisione finale che la collettività messinese attende da oltre 20 anni”.