Prosegue l’azione di prevenzione dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina che sventano in città ancora un ennesimo furto del c.d. “oro rosso”, arrestando due persone e denunciandone un terzo minorenne, mentre stavano asportando materiale elettrico in rame da una struttura da tempo in disuso di proprietà della Provincia Regionale di Messina e già adibita ad albergo e ristorante.
A fare scattare l’intervento dei Carabinieri intorno alle 16:00 di ieri, è stata la telefonata di un cittadino pervenuta presso la Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina, che ha fatto subito convergere sul posto una gazzella del Nucleo Radiomobile impegnata nell’attività di controllo del territorio per la prevenzione dei reati ed in specie quelli di tipo predatorio.
Prontamente, i Carabinieri hanno così raggiunto lo stabile ubicato lungo il Viale della Libertà dove hanno subito individuato e bloccato Lombardo Mario , impiegato, già noto alle Forze dell’Ordine, mentre faceva da vedetta al piano inferiore dello stabile.
A quel punto, dopo avere tempestivamente raggiunto il terrazzo, i Carabinieri sorprendevano Lombardo Domenico, ed un 17enne messinese, entrambi incensurati, i quali, mediante l’utilizzo di attrezzi atti allo scasso, erano intenti ad asportare tubi e fili elettrici di rame già recisi dall’impianto dei pannelli solari della struttura.
A quel punto, tutto il materiale rinvenuto, quantificato in circa 50 chili di rame, dopo essere stato catalogato, è stato quindi sottoposto a sequestro.
Per i due Lombardo sono quindi scattate le manette con l’accusa di furto aggravato in concorso, mentre il 17enne è stato denunciato in stato di libertà per il medesimo reato.
Su disposizione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Messina, i prevenuti sono stati tradotti presso i rispettivi domicili, dove permarranno in regime degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza con rito direttissimo.