Risposta al Consigliere Alessandro Russo in merito alle attività conseguenti alla nota n. 20552 del 08.08.2024 del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distretto Idrografico della Sicilia: nota stampa congiunta degli assessori Minutoli e Caminiti.

Gli assessori Massimiliano Minutoli e Francesco Caminiti rispondono puntualmente alle domande poste dal consigliere Alessandro Russo, sottolineando che tutte le risposte ai quesiti sollevati si trovano nel Piano Comunale di Emergenza, approvato in Consiglio Comunale il 3 aprile 2024.

“Il consigliere Alessandro Russo forse era assente durante la votazione del Piano o non ha avuto modo di approfondire il contenuto del documento,” dichiarano Minutoli e Caminiti. Essi ricordano che l’Autorità di Bacino emette annualmente direttive per la mitigazione dei rischi idrogeologici, inclusi eventi alluvionali e frane, con la nota più recente emessa l’8 agosto 2024.

Gli assessori spiegano che i quesiti posti dal consigliere trovano risposta nelle direttive dell’Autorità di Bacino, che evidenziano come i rischi possano essere aggravati dall’aumento della permeabilità del suolo causato dagli incendi. Questo fenomeno si è manifestato nell’ultimo evento meteorico a Messina, dove il Torrente Zafferia è esondato a causa della grande quantità d’acqua incanalata, acuita dall’aumento della permeabilità del territorio a seguito degli incendi.

Gli assessori chiariscono che la Protezione Civile è intervenuta prontamente, attivando le procedure emergenziali previste nel Piano Comunale di Emergenza e intervenendo tramite la ditta appaltatrice responsabile degli interventi di protezione civile.

In merito all’art. 10 del T.U. n. 523/1904, Minutoli e Caminiti precisano che il Piano Comunale di Emergenza è lo strumento principale per la gestione delle attività di prevenzione e intervento, essenziali per mitigare i rischi a cui è esposto il territorio comunale. Essi ricordano anche che la mappatura del territorio e l’aggiornamento del Piano per l’Assetto Idrogeologico sono fondamentali per affrontare queste problematiche.

Gli assessori elencano quindi una serie di punti chiave per rispondere ai quesiti del consigliere:

Individuazione delle aree interessate dagli incendi: Queste aree sono mappate nel Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI) e aggiornate annualmente, come previsto dalla normativa.
Monitoraggio e attivazione dei presidi territoriali: In caso di allerta meteo, vengono attivati presidi territoriali gestiti da geologi per monitorare i nodi idraulici critici e mitigare i rischi.
Pulizia e rimozione di ostacoli nei corsi d’acqua: Viene garantito un monitoraggio continuo delle aree attraversate da corsi d’acqua, con interventi programmati per rimuovere materiali ingombranti o pericolosi.
Misure di emergenza nei torrenti: In caso di allerta meteo, vengono prese misure per garantire l’assenza di veicoli nei corsi d’acqua e per inibire gli accessi ai torrenti, supportate da un sistema di allertamento sonoro.
Verifiche di contaminazione del suolo: I tecnici Amam effettuano regolari verifiche sulla contaminazione del suolo, soprattutto nelle aree vicine a sorgenti e serbatoi.
Bonifica dei siti colpiti da incendi: In caso di necessità, vengono prontamente eseguite bonifiche dei siti interessati, attraverso contratti di appalto in corso e in collaborazione con la società di gestione dei rifiuti.
Informazione e allertamento della popolazione: Il Piano Comunale di Protezione Civile prevede un sistema di allertamento telefonico e sonoro per informare la popolazione sui comportamenti da tenere in caso di emergenza.
Concludendo, Minutoli e Caminiti rassicurano il consigliere Russo che tutte le azioni volte alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico sono contenute nel Piano Comunale di Emergenza e che l’Amministrazione adempie pienamente alle direttive dell’Autorità di Bacino Distretto Idrografico della Sicilia.

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