“Streaming Natalizi”: gli appuntamenti proseguono domani con il concerto dell’Orchestra da Camera di Messina e martedì 5 lo spettacolo di Eugenio Bennato.
Il cartellone natalizio promosso dall’Amministrazione comunale e curato dagli Assessori allo Spettacolo Francesco Gallo e alla Cultura Enzo Caruso, prosegue domani, lunedì 4, alle ore 18, dalla chiesa di Santa Caterina con “Notte pastorale – In Nativitate Domini”, appuntamento promosso dall’Orchestra da Camera di Messina con la consulenza etnomusicologica di Mario Sarica. Il gruppo proporrà un viaggio tra colto e popolare con una prima assoluta di un concerto per piva (cornamusa dell’Appennino emiliano), pianoforte ed archi scritto da Gemino Calà. Tema caratterizzante del concerto saranno le pastorali genere della letteratura musicale colta italiana di ogni tempo, trascritte per organo a partire dal ‘600, e che rievoca le sonate con la zampogna, icona musicale di tradizione e devozione.
L’evento sarà trasmesso in streaming sulla pagina facebook “Kulturavirus” gestita dal Comune di Messina.
Il programma delle iniziative proseguirà martedì 5, alle ore 18, da Santa Maria Alemanna con Eugenio Bennato in “Qualcuno sulla terra, canzoni inedite sulla natività”. Lo spettacolo in streaming, sempre sulla pagina facebook “Kulturavirus” gestita dal Comune di Messina, andrà in onda anche sulle emittenti locali Rtp e Tcf.
Bennato, laureato in fisica, cantautore, musicista e accademico italiano appartiene alla scuola di cantautori napoletani insieme ai suoi fratelli Edoardo e Giorgio e altri nomi della musica italiana, da Pino Daniele a Tony Esposito ad Alan Sorrenti ed altri, è uno dei fondatori, nel 1969, della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Il gruppo negli anni ’70 diventa il più importante complesso di ricerca dedicato alla musica popolare dell’Italia meridionale, grazie anche alla conquista del pubblico giovane e all’influenza sugli artisti della Scuola Napoletana. Con esso Bennato registra sei album e, dopo l’esordio al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1972, intraprende una serie di tournée in Italia e all’estero, tutte di grande successo.
È autore di musica per cinema, teatro e balletto classico, tra le colonne sonore, “L’eredità della priora”, lo sceneggiato televisivo tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Alianello; “Domani si balla” con Maurizio Nichetti e Mariangela Melato; “Don Chisciotte. Frammenti di un discorso teatrale” di Maurizio Scaparro; “A sud di Mozart per l’Aterballetto di Reggio Emilia”; “La stanza dello scirocco”, con cui vince il Nastro d’Argento 1999; e “Totò Sapore”, cartone animato per la Medusa Cinematografica, in collaborazione col fratello Edoardo.
Nel 1998 fonda il movimento Taranta power in cui chiama a raccolta i maestri delle varie regioni del sud, nella piazza centrale di Lecce appaiono per la prima volta insieme I cantori di Carpino, Matteo Salvatore, Antonio Infantino, i gruppi salentini Alla Bua e Aramirè, il gruppo storico calabrese Phaleg e i solisti della Tarantella di Montemarano.
Dopo l’esordio a Lecce, il tour prosegue nei centri sociali del nord, dalla Flog di Firenze al Leoncavallo di Milano, il Pedro di Padova, il Livello 57 di Bologna e Il Faro a Roma.
Il movimento, che conquista immediatamente decine di migliaia di giovani, parte dalla pubblicazione di due LP diventati storici, “Lezioni di tarantella” e “La tarantella del Gargano”, che vede i grandi maestri depositari dello stile popolare della musica di taranta, per la prima volta in una sala discografica professionale.
Contemporaneamente esce l’album omonimo Taranta power, una composizione di brani scritti da Eugenio sul ritmo di taranta rispettoso dello stile popolare.
La taranta diventa così un ballo etnico che si manifesta in tutto il mondo, presente per la prima volta nei grandi Festival internazionali della World Music di Peter Gabriel, che invita Taranta power alle edizioni edizioni di Melbourne, Singapore e Londra.
L’artista con la sua band tiene concerti in tutto il mondo, Europa, Canada, Stati Uniti, Venezuela, Cile, Argentina, Brasile, Marocco Algeria, Tunisia, Festival del Cinema egiziano all’Opera del Cairo, Turchia, Siria, Filippine, Corea, Tailandia, Angola, Mozambico e Australia.
Nel 2000 assume da fondatore la direzione artistica del Carpino folk Festival in Puglia, e in Calabria del festival Tarantella Power, diretto insieme ai musicisti calabresi dell’associazione Arpa. Nel 2002 esce l’album “Che il Mediterraneo sia”. Sul ritmo di taranta, nel brano che dà il titolo all’album, risuona per la prima volta la vocalità della lingua araba, per l’apporto di artisti extracomunitari presenti in Italia e individuati da Eugenio in un sodalizio di integrazione che continua ancora oggi, tanto che il pezzo diventa anche la sigla del programma Shukran sui nuovi migranti e tuttora di LineaBlu.
Nel 2007 la produzione dell’album dal titolo “Sponda sud”, interamente composto da brani inediti.
“Questo nuovo lavoro – sostiene Bennato – è un prosieguo del percorso precedente e rappresenta un allargamento dell’orizzonte mediterraneo a più lontane latitudini, e in particolare all’intensa e misteriosa Africa, dove insiste una mitica sponda che custodisce la fonte di tutte le leggende e il segreto di un suono battente primitivo che attraverso deserti e mari viaggia, si diffonde e arriva fino a noi, fino alle nostre sponde che risuonano di antiche tammorre e chitarre nelle campagne ricche di arte e di cultura. Da Napoli al Gargano alla Calabria quelle voci quelle melodie e quei balli mi portano ad Algeri, a Orano a Casablanca, e poi più in là al Cairo, in Etiopia, in Mozambico. Ogni tappa è una scoperta e un riconoscimento, lungo il filo di un’emozione e di un’idea in un percorso alternativo rispetto alla devastante logica del business e dell’appiattimento globalizzante, contro la quale silenziosamente combattono i tamburi di ogni villaggio”.
Nel 2008 partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Grande Sud”, interpretato insieme alla straordinaria voce di Pietra Montecorvino. In quella occasione per la prima volta alla platea sanremese e televisiva viene offerta la sonorità della chitarra battente. Nel 2009 è autore del volume “Brigante se more” e nel 2011 pubblica “Questione meridionale”.
Nel 2012 scrive per l’editore Rubbettino “Ninco Nanco deve morire.Viaggio nella storia e nella musica del Sud” e nel 2013 su commissione del Teatro San Carlo di Napoli scrittura l’opera “L’amore muove la luna”.
L’ultimo lavoro discografico, dal titolo “Da che sud è sud” esce nel 2017. A seguire un tour teatrale in tutta Italia e nelle maggiori capitali nordafricane, Rabat, Cairo, Tunisi, Algeri, Orano, Tangeri. In occasione del live alla Cairo Opera House, viene riconosciuto al cantautore il ruolo di voce della pace e del rispetto delle diversità.
Sempre nel 2017 scrive “Qualcuno sulla terra. canzoni inedite sulla natività”, un corale a sei voci e con la partecipazione di Pietra Montecorvino e delle Voci del Sud rappresentato in varie chiese in coincidenza di festività religiose.
Partecipa al festival Sete Sóis Sete Luas in Croazia e in Portogallo; e nel novembre 2018 Bennato viene invitato dal Parlamento Europeo per suonare in occasione della giornata dedicata ai diritti umani.
Il primo dicembre 2018 festeggia i vent’anni di Taranta Power con un festival a Napoli in piazza del Plebiscito con i grandi maestri della Taranta e tre voci femminili del sud, Arisa, Dolcenera e Pietra Montecorvino.