Il Consigliere Comunale Libero Gioveni e il Consigliere Terza Municipalità Alessandro Cacciotto scrivono al Commissario Straordinario per il Risanamento S.E. il Prefetto dott.ssa Cosima Di Stani, al Presidente ARISME Avv. Marcello Scurria e per conoscenza all’ Assessore al Risanamento Ing. Salvatore Mondello in merito, scrivono, ad una delle più grandi incompiute cittadine come indicato in oggetto, per la quale, al pari della meritevole azione di sbaraccamento posta in essere ai sensi della Legge n. 76/2021, ne chiediamo il completamento.
Di seguito il testo completo della lettera: <<Parco urbano Camaro Sant’Antonio: una incompiuta che sta per diventare….”maggiorenne”! Quali prospettive reali per il completamento? I sottoscritticonsiglieri Libero Gioveni (Consiglio Comunale)e Alessandro Cacciotto (terza Municipalità),in riferimento all’ormai annosa problematica in oggetto intendono significarLe quanto segue:
Era il lontanissimo 20 novembre 2003 quando, nell’entusiasmo generale dei residenti di Camaro S. Paolo, per la prima volta delle ruspe vennero azionate per buttare giù la prima delle circa 50 baracche insistenti in c/da Sant’Antonio, un’area inserita nell’ambito “C” del Risanamento ubicata proprio sotto la chiesa parrocchiale e che si sarebbe dovuta trasformare in un bellissimo parco urbano con annesso anfiteatro da 500 posti.
Orbene, a quasi 18 anni da quella giornata storica, gli scriventi, nell’apprezzare i grandi sforzi che S.E. sta ponendo in essere nella s.q. di Commissario Straordinario per il Risanamento ai sensi della Legge n. 76 del 28 maggio 2021 art. 11 ter, Le vogliono rappresentare l’urgente necessità di porre fine una volta per tutte ad un’autentica odissea vissuta dai residenti di Camaro S. Paolo, che si ritrovano a convivere da più di tre lustri soltanto con una vasta area di cantiere che, nonostante le azioni intraprese da Arisme che dopo la sua nascita ha preso in carico anche i progetti in itinere come lo è appunto questo dall’IACP (ex stazione appaltante), ad oggi risulta essere ancora una delle più grandi opere incompiute cittadine!
Appare ormai superfluo ricordare le tante vicissitudini che hanno caratterizzato la storia di questo cantiere sin appunto dalle sue origini, con continue interruzioni dovuti ad espropri, al prelievo e allo smaltimento dell’amianto, a ricorsi al TAR e al CGA e, in ultimo, al contenzioso che l’IACP ha avuto con l’impresa aggiudicatrice e quella subappaltatrice.
Così come ci sembra fin troppo evidente rappresentare ancora una volta i sentimenti di rassegnazione, scoramento e indignazione che predominano in tutta la popolazione di Camaro S. Paolo e, in particolare, fra i residenti delle palazzine limitrofe all’area nonché fra i frequentatori della vicina parrocchia, la quale avrebbe potuto già sfruttare benissimo da ben 7 anni questo prezioso spazio per le diverse attività oratoriali, visto che la consegna dell’opera era prevista addirittura per il mese di giugno 2014!
Eppure non mancherebbe molto adesso al completamento di questo autentico “gioiello di architettura”, per cui rappresenterebbe davvero una beffaper i residenti della zona non giungere per poco al “fotofinish” di un’opera che certamente rappresenterà un “fiore all’occhiello” non soltanto per la vallata di Camaro, ma anche per l’intera città!
Ad oggi, infatti, al netto dell’assoluto degrado che imperversa nell’area, non sono stati ancora del tutto completati l’anfiteatro, la strada interna, i parcheggi e l’impianto di videosorveglianza composto da ben 5 telecamere, così come non è stata ancora rifinita la piazza e allocati gli arredi.
Ad onor del vero, Arisme era riuscita ad ottenere, dopo una visita di valutazione tecnico-amministrativa da parte del collaudatore avvenuta nel mese di maggio 2020, il verbale relativo allo stato di consistenza dei lavori, atto necessario per poter bandire finalmente la nuova gara d’appalto per il completamento, non prima però di aver accertato la corrispondenza fra quanto eseguito fino alla risoluzione del contratto e ammesso in contabilità e quanto previsto nel progetto approvato, tenendo conto che le somme residue di 431.000 euro in capo all’IACP (che ci auguriamo siano state già trasferite all’Agenzia) in atto non possono di certo essere considerate più sufficienti.
Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, collateralmente alla grande e lodevole azione operativa messa in campo per lo sbaraccamento e la consequenziale assegnazione degli alloggi agli aventi diritto, i sottoscritti consiglieri
CHIEDONO
alla S.S. Ill.ma di voler porre in essere, attraverso i due soggetti attuatori nominati, tutte quelle procedure tecniche, amministrative ed economiche finalizzate al definitivo completamento del parco urbano di Camaro Sant’Antonio.
Nelle more di cortese riscontro della presente e rimanendo fiduciosi in un suo autorevole intervento, Le porgiamo cordiali saluti.>>