“Le criticità accumulate nel corso degli anni non possono trovare soluzione se non con un progetto sinergico e condiviso di tutte le parti cha hanno ruolo nella vicenda del Teatro messinese”. A sostenerlo è il segretario provinciale della Fistel Cisl, Domenico Allegra, il giorno dopo il confronto sindacale con i vertici del Teatro Vittorio Emanuele rappresentanto dal Presidente On. Ordile, dal Sovrintendente Prof. Magaudda e dal Consigliere dott. G. Ricevuto.

“Per la realizzazione del progetto – afferma Allegra – è assolutamente necessario che l’Assessorato al Turismo, il Comune di Messina, la Deputazione regionale, gli Amministratori del Teatro e tutte le Organizzazioni Sindacali s’impegnino, secondo le specifiche competenze, sulle necessarie azioni amministrative da attuare. Tale richiesta è stata più volte reiterata, ma oggi è assolutamente necessaria per consentire al Teatro di superare le criticità cumulate, con la responsabilità storica di tutte le parti”.

Secondo la Fistel Cisl le questioni della pianta organica, delle tabelle di equiparazione, della congruità dell’importo del contributo regionale, la cui competenza ha più livelli di responsabilità, devono essere affrontate con la compartecipazione dei soggetti istituzionali coinvolti e con un protocollo d’intesa. “Altrimenti – sostiene Allegra – la città di Messina sarà costretta ad assistere ancora un continuo rimpallo di responsabilità e la totale mancanza di assunzione di responsabilità, con le relative reciproche delegittimazioni. Senza un progetto complessivo le legittime richieste di stabilizzazione di orchestrali e maestranze non potranno trovare compimento”.

La richiesta di un tavolo tecnico è stata più volte reiterata dalla Fistel Cisl, in ultim anche al neo eletto Presidente Crocetta. Così come la Fistel Cisl ha avanzato la richiesta di nominare un “commissario ad acta”, sulle questioni dell’equiparazione e della pianta organica.

“Riteniamo – aggiunge Allegra – che il lavoro fatto dal dott. De Miceli, pur non trovando la piena soddisfazione di tutti i lavoratori, è comunque un punto di partenza su cui lavorare. Quindi, le tabelle di equiparazione elaborate dal dott. De Miceli vanno applicate. Sono evidenti le criticità derivanti dall’elaborazione e dalla ritardata presentazione dei bilanci. Sono chiare le responsabilità della questione bilanci. Ma osserviamo che, sin dal mese di novembre è stato inoltrato negli uffici regionali competenti il consuntivo 2010. E’ evidente che ora è la Regione a dover sbloccare i 3.2 milioni di euro”.

La Fistel Cisl sollecita, quindi, con determinazione, gli uffici regionali per il conferimento di tali somme al Teatro Vittorio Emanuele e non condivide la metodologia delle altre Organizzazioni Sindacali che hanno inteso spostare esclusivamente sul piano mediatico le relazioni sindacali. La Fistel Cisl non condivide i giudizi, più volte espressi, di incapacità sui vertici del Teatro. “Pur comprendendo le motivazioni che hanno spinto le altre Organizzazioni sindacali a non partecipare al tavolo relazionale – conclude Allegra – le invitiamo ad accettare un percorso unitario, sinergico, propositivo, incentrato sulle trattative sindacali, senza le quali la situazione del Teatro diventa assolutamente ingestibile. Come nella tradizione della Cisl, la protesta senza percorsi di proposta non fa parte della cultura di un sindacato moderno, in modo particolare nelle odierne vicende locali, regionali e nazionali”.

 

 

 

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