“A Messina evitata la Crisi dei rifiuti grazie a scelte strategiche anticipate”: nota stampa dell’assessore Caminiti. Grazie alla lungimiranza dell’Amministrazione comunale evitata una crisi nella gestione dei rifiuti che ha colpito molti altri comuni siciliani.
“Il Comune di Messina può oggi dire di avere evitato una crisi nella gestione dei rifiuti che ha colpito molti altri comuni siciliani, grazie alla decisione, presa in tempi non sospetti, di sganciarsi dall’impianto di trattamento di rifiuti di Lentini per un impianto a Termini Imerese”, dichiara in una nota l’assessore con delega alla Pianificazione Infrastrutture Ciclo dei Rifiuti Francesco Caminiti.
“Infatti, la chiusura improvvisa dell’impianto di Lentini – prosegue l’Assessore – dovuta alla mancanza di autorizzazioni regionali, ha messo in difficoltà circa duecento comuni nella Sicilia orientale, lasciando molti senza soluzioni immediate per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati. La decisione di cambiare impianto rientrava già nella strategia complessiva del Comune di Messina, evidenziando la lungimiranza dell’Amministrazione comunale.
Grazie ad una pianificazione efficace e alla collaborazione tra il Comune di Messina, SRR Città Metropolitana e Messinaservizi Bene Comune, Messina ha trovato una soluzione alternativa tempestiva e vantaggiosa.
Questo nuovo impianto è stato individuato attraverso una gara d’appalto indetta dalla SRR Città Metropolitana.
La tariffa dell’impianto di Termini Imerese è di circa 275 euro a tonnellata, significativamente inferiore ai 350 euro a tonnellata richiesti dall’impianto di Lentini, con punte che avevano superato i 420 euro a tonnellata l’anno scorso.
Nonostante i costi di trasporto leggermente superiori, il risparmio complessivo è significativo e si tradurrà in una ulteriore riduzione delle tariffe TARI per i cittadini di Messina.
Il passaggio al nuovo impianto ha comportato benefici immediati e altri ne produrrà per il futuro.
Nell’immediato, è stato poi possibile evitare l’accumulo di rifiuti nelle strade di Messina, grazie all’affidamento che ha permesso di smaltire oltre 500 tonnellate di rifiuti accumulati nei giorni successivi alla chiusura di Lentini.
Nel lungo termine, il contratto con l’impianto di Termini Imerese offre stabilità e prevedibilità nei costi, consentendo un risparmio di circa 2,5 milioni di euro all’anno.
Un ruolo cruciale in questo successo è stato giocato dalla nostra attenzione alla raccolta differenziata, che ha raggiunto il 55,4% nel 2023 ed ha già superato nel corso dell’anno 2024 il 57%.
Questo alto tasso di differenziazione ha ridotto la quantità di rifiuti indifferenziati, rendendo più facile e meno costoso il loro smaltimento.
Basti pensare che nell’anno 2018 i rifiuti che venivano avviati a smaltimento sono stati 98.443,8 tonnellate con una percentuale di RD pari al 18% (pressappoco le attuali percentuali di Catania e Palermo).
Ad un attuale costo unitario di 350 euro/ton il costo complessivo dello smaltimento rifiuti, senza le attuali percentuali di differenziazione dei rifiuti, sarebbe stato pari a oltre €. 30.000.000. a fronte di un costo sostenuto nel 2023 di appena €. 15.000.000.
La qualità e la pulizia dei rifiuti raccolti in maniera differenziata, consentono al Comune di Messina di ipotizzare di dotarsi di un impianto di taglia media, che consenta una valorizzazione del Rifiuto Urbano Residuo (il cosiddetto indifferenziato) che proviene dalla Raccolta differenziata.
Tale rifiuto, contiene in sè prodotti che potrebbero essere preventivamente selezionati e non essere avviati a smaltimento privilegiando invece quelli che possono andare a recupero (energetico o di materiale) o a riciclaggio”, conclude l’assessore Caminiti.