rosemary-calderoneLa preparazione culturale, la determinazione ed il sacrificio sono gli ingredienti fondamentali, che hanno condotto Rosemary Calderone, giovane e valente attrice luciese, ad approdare nel patinato mondo del cinema. Dai palcoscenici teatrali, dove ha mietuto successi di volta in volta durante le rappresentazioni, che l’hanno vista interpretare molteplici parti a seconda del genere, in cui ella è stata protagonista, è giunto per lei il momento dell’approdo nella cinematografia iniziando con dei cortometraggi d’autore per poi essere scritturata in opere filmiche dal rilevante contenuto culturale. Il mese di novembre dello scorso anno ha segnato il periodo di svolta grazie ad un corto di genere thriller dal titolo “La stanza rossa” per il cinema indipendente diretto da Luca Arcidiacono, titolare peraltro della casa “Jaws Production”. Lo stesso ha lavorato rispettivamente al montaggio in “Moglie e marito” di Simone Godano e nel casting di “Lasciati andare” di Francesco Amato. Prima di Pasqua ella è stata anche protagonista in un altro breve film del regista Mattia Rinaldi denominato “Cinque minuti” dal genere drammatico, prodotto dalla “Voodoo Magic” in associazione con “La ricotta Produzioni”.

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Nel prossimo mese di ottobre ella girerà un film dal genere psicologico-sentimentale condotto da Melus Kaye, poliedrico regista lametino, che al tempo stesso è musicista, scrittore, cantante e videomaker. È la stessa Rosemary Calderone, intervistata, ad illustrare le tappe, che le hanno permesso di effettuare il salto di qualità: “Sono due anni che sto studiando intensamente alla scuola di Giancarlo Giannini, mio formidabile maestro, il quale mi ha palesato le differenze fra l’atteggiamento che gli attori devono assumere sul palco e quello dietro una cinepresa, poiché si passa dall’ampiezza dei movimenti teatrali al minimalismo realistico di quelli della celluloide in modo che lo spettatore debba essere sempre emozionato”. Occorre rilevare che oltre all’accademia del su menzionato attore ligure Rosemary Calderone ha frequentato lo “Studio Cinema”, sita all’interno della “Fono Roma”, prendendo lezioni da precettori dal calibro del noto regista statunitense Abel Ferrara, del regista, sceneggiatore e poeta Giancarlo Scarchilli consentendole di acquisire competente dall’elevato contenuto artistico. “A me il cinema piace tantissimo, ma non abbandonerò mai il teatro, – ha sottolineato la brava artista – perché non voglio perdere il contatto col pubblico, essendo il teatro il luogo per eccellenza, dove io infondo al meglio le sensazioni rendendole quanto più possibile realistiche a tutti gli astanti. Tutto ciò è anche reso possibile grazie al metodo dell’actor studio per il quale l’attore deve cercare di calarsi in tutto e per tutto nella parte assegnatagli. Come sostiene perfino Giancarlo Giannini, l’attore deve giocare e non fare del male: non a caso entro in un mio status, ma grazie a siffatta metodologia cerco sempre di rimanere me stessa”. Interprete lo scorso marzo al teatro “Elettra” al Colosseo in una commedia brillante, andata in scena per tre settimane, intitolata “A proposito di …….” con la regia di Alberto Buccolini, dove ella ha recitato nel ruolo della bambola riportando un grande successo di pubblico. Il prossimo impegno teatrale sarà un’altra sit-com diretta da Antonio Maria Fiasco con l’aiuto di Alberto Buccolini dal titolo “Letto a due piazze con il morto”, nel cui casting si è annoverato Toni Biffi, sosia ufficiale del compianto Franco Franchi.  Ella infine ha voluto fare un ringraziamento ufficiale al regista calabrese Francesco Spagnolo per averla proiettata nei set cinematografici e col quale ha in cantiere numerosi progetti, che non mancheranno di darle lustro esaltando le sue straordinarie qualità recitative.

Foti Rodrigo

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