In merito a notizie diffuse da organi di stampa, questa struttura commissariale istituita a seguito di ordinanza emanata dal Capo della protezione civile nazionale, intende chiarire che gli obiettivi assegnati sono chiari e puntuali: riportare l’acqua alla città di Messina in breve tempo; mettere in sicurezza la collina franata che incombe sul centro abitato di Calatabiano; monitorare le condizioni e le eventuali evoluzioni del corpo di frana.
Il Commissario Foti, a tal proposito chiarisce: ”Il primo, riportare l’acqua alla città di Messina, è stato raggiunto nei tempi e nelle modalità prefissati grazie al coordinamento della protezione civile e all’importante contributo di tutte le componenti del sistema che hanno lavorato in perfetta sinergia senza risparmio alcuno e che in questa occasione intendiamo ancora una volta ringraziare.
Sul secondo punto si sta lavorando alacremente e sono già state apportate le modifiche al Piano di protezione civile prevedendo anche per questo rischio le modalità di messa in sicurezza della popolazione interessata e le procedure di osservazione e allertamento che in caso di evento attiveranno il sistema.
Anche le attrezzature per il monitoraggio del corpo di frana sono state installate e messe in funzione e già rilevano i dati per il monitoraggio.
Sono state determinate le procedure di intervento in caso di situazioni anomale in uno al piano speditivo di emergenza per la città di Calatabiano già testate nel corso di apposita esercitazione.
Gli obiettivi assegnati dovevano essere raggiunti utilizzando tutte le strutture rese disponibili nonché quanti ordinariamente preposti, e sin dall’inizio dell’evento ad ogni componente sono stati chiariti i compiti, responsabilità e contributi da assumere per il loro raggiungimento.
Intorno alle polemiche sollevate, infine, occorre chiarire che il Commissario opera per risolvere i problemi occupandosi degli effetti dagli stessi prodotti e non delle cause e specifica, circa i costi dell’intervento di bypass, che sin dall’inizio e successivamente nel corso di vari incontri ed anche con note scritte, è stato espressamente chiarito che gli stessi sarebbero stati a carico di AMAM.”