Nel pomeriggio di mercoledì 13 luglio 2016, i Carabinieri hanno eseguito una serie di ordini di carcerazione nella zona sud della città e nella parte ionica del territorio della provincia di Messina, traendo in arresto:
• Il pregiudicato Agatino S., messinese classe 1976, arrestato dai militari della Stazione di Messina Gazzi, dovendo espiare la pena residua di anni 2 e mesi 4 di reclusione poiché riconosciuto colpevole del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, commesso a Messina nel marzo 2013.
• Il rapinatore Alessio M., messinese classe 1990, già agli arresti domiciliari, arrestato dai militari della Stazione di Roccalumera, dovendo espiare la pena residua di anni 5 e mesi 8 di reclusione poiché riconosciuto colpevole dei reati di rapina, danneggiamento e furto aggravato, commessi a Messina tra gli anni 2012 e 2013.
• Il pregiudicato Franco S., messinese classe 1959, arrestato dai militari della Stazione di Bordonaro, dovendo espiare la pena residua di anni 1, mesi 4 e giorni 10 di reclusione poiché riconosciuto colpevole del reato di combustione illecita di rifiuti, commesso a Messina nel maggio 2014.
• Il pregiudicato Giuseppe V., messinese classe 1979, arrestato dai militari della Stazione di Messina Gazzi, dovendo espiare la pena residua di mesi 3 e giorni 8 di reclusione poiché riconosciuto colpevole dei reati di tentata estorsione e lesioni personali, commessi a Messina nel gennaio 2013. In particolare, l’uomo – insieme ad un complice – aveva preso di mira due venditori ambulanti, madre e figlio, dai quali si faceva consegnare somme di denaro, prelevando altresì merce a piacimento e picchiandoli se i due malcapitati non assecondavano le richieste. Tutto era iniziato prima del Natale dell’anno 2012, quando i due uomini iniziarono a presentarsi nei mercati, presso la bancarella gestita dalle due vittime prescelte, per chiedere la consegna di somme di denaro. Le richieste oscillavano tra i 500 ed i 1.000 euro, ma in un caso arrivarono anche a 2.000 euro. E quando i due commercianti non sono stati più in grado di pagare le cifre richieste, i due aguzzini li hanno picchiati violentemente, tanto da dover ricorrere alle cure del locale Pronto soccorso. Madre e figlio non hanno mai denunciato nulla per paura di ritorsioni, ma le voci corrono e quando i carabinieri di Messina Sud sono venuti a conoscenza della vicenda hanno iniziato ad indagare, portando alla luce questa storia di violenze e traendo in arresto i due estortori.
Dopo le formalità di rito, i primi due arrestati sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, mentre Franco S., e Giuseppe V. sono stati sottoposti alla detenzione domiciliare presso le rispettive abitazioni, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria che ha emesso i provvedimenti.