Da qualche giorno i Carabinieri avevano riscontrato la presenza di “pressanti” richieste di lavoro nei confronti di alcune imprese del luogo impegnate in cantieri edili; richieste che, per via del “metodo” utilizzato, andavano ben oltre le regolari modalità di accesso al mondo del lavoro.
In seguito ad ulteriori accertamenti, i militari procedevano all’identificazione di due soggetti ed appuravano trattarsi di pregiudicati del luogo, già noti alle Forze dell’Ordine. A questo punto, venivano avvicinati dai Carabinieri i dipendenti delle imprese; costoro, posti di fronte alle loro responsabilità, ammettevano che negli ultimi tempi ricevevano continue, minacciose ed estenuanti richieste di lavoro, tali da suscitare in essi un fondato pericolo per la propria incolumità e per l’integrità dell’impresa di appartenenza.
Nel pomeriggio di lunedì, durante uno di questi tentativi di estorsione da parte dei malviventi nei confronti del direttore di cantiere e del direttore dei lavori di un’impresa edile, i Carabinieri, appostatisi, procedevano all’arresto dei due malviventi che venivano accompagnati in carcere con la grave accusa di concorso in tentativo di estorsione.