Due coniugi, invece, sono stati denunciati per ricettazione e reati ambientali dopo essere stati sorpresi mentre bruciavano cavi elettrici in rame nel Torrente Bordonaro, chiaramente allo scopo di liberare l’anima composta dal prezioso “oro rosso” per ricavarne un profitto, vendendola a soggetti con poca curiosità di conoscerne la reale provenienza. Sono in corso le indagini per riuscire a scoprire da dove la coppia aveva asportato i quasi 80 kg di matasse di filo sequestrati dai Carabinieri. Sequestrata in questo caso anche l’autovettura utilizzata per il trasporto del metallo, all’interno della quale vi erano numerosi arnesi da scasso: in caso di condanna verrà tutto confiscato.