Ci siamo lasciati 24 ore fa con appena due parole: Sì Messina. Sono le stesse due parole che ribadisco stasera, dopo la conferma dei dati emersi dalle urne. Il 50% dei messinesi ha votato Felice Calabrò sindaco ed è a queste 41 mila persone che va il mio pensiero con una promessa: sono ancora più determinato a vincere e a dire, sì Messina, insieme ce la faremo. Quando ho iniziato questo cammino entusiasmante non avrei mai pensato che mi avrebbe portato fin qui, adesso avverto sia la responsabilità del portare a termine il nostro progetto che l’entusiasmo del farlo tutti insieme e la passione per non scoraggiarci dinnanzi a nessuna difficoltà, nessun ostacolo. Forse qualcuno potrebbe dire che è una beffa non aver vinto al primo turno per una manciata di voti, ma io dico, meglio così: vorrà dire che c’impegneremo di più, vorrà dire che correrò ancora un po’ e con più determinazione per coinvolgere sempre più messinesi in questo grande sogno. Sarebbe stato più facile inoltrare ricorso e vincere, ma il nostro amore per Messina e il senso di responsabilità ci hanno spinto a non voler cercare alcuna scorciatoia né a lasciare ombre sul percorso. Quindi oggi lo ribadisco con più forza: non siamo come gli altri, non faremo alcun ricorso. Non c’è tempo per guardare indietro, abbiamo davanti un progetto che richiede lo sforzo di tutti, l’entusiasmo di tutti ed anzi, mi sento ancora più carico di forza, perché adesso ho la certezza di quante persone mi sono accanto. E’ stato come iniziare a correre ed accorgersi che ad ogni metro si aggiungeva qualcuno, un giovane, un pensionato, un precario, un disoccupato, ed angolo per angolo diventavamo sempre di più. Da lunedì sera mi sento più forte, perché so che accanto a me c’è ognuno di quelle migliaia di persone che hanno deciso di credere in me, nel nostro progetto. C’è un vento nuovo che sta soffiando in tutta Italia ma non è una tempesta, perché la tempesta spazza via tutto e sradica le radici. Il vento è qualcosa di diverso, porta via solo quel che c’è da ripulire. Questo vento sta riportando la speranza nella Buona Politica, che è quella delle cose che si fanno. Con i no non si va da nessuna parte, non si costruisce nulla. I no impediscono la costruzione di qualsiasi progetto, paralizzano. Il voto degli italiani ha dimostrato in queste ultime settimane che gli elettori sono stanchi della protesta fine a se stessa. E’ arrivato il momento di guardarci negli occhi e dire: basta, abbiamo protestato, ci siamo indignati, ma adesso serve qualcuno che sappia fare qualcosa, che si metta al servizio della comunità. Questa è la Politica, quella che non si fa gridando nelle piazze ma è quella delle cose fattibili e possibili. E gli italiani hanno deciso di dare fiducia a chi ha le idee e le capacità per realizzarle. Appena quattro mesi fa milioni di elettori hanno scritto nelle loro schede un NO urlato, votando Grillo. Sembra passato un secolo, invece sono passati pochi mesi e le amministrative di questi giorni hanno dimostrato che non basta scrivere NO se poi non sai come cambiare. Anche i messinesi hanno dimostrato di credere che solo la Politica può farci uscire dal baratro nel quale siamo piombati, solo la bellezza delle proposte, l’entusiasmo della determinazione, l’orgoglio delle cose fatte e delle cose che sappiamo fare, potrà farci ricostruire dalle macerie.